18 settembre 2018

La conta di chi se ne è andato

Parlo con uno che non è scappato ma vorrebbe farlo appena possibile. Qui manca lavoro, occasioni, futuro e pure la buona creanza. In tanti hanno già lasciato. Qui la terra è stata dimenticata da decenni, qui se ti va bene puoi lavorare in un discount, qui chi studia viene visto come un marziano scemo e chi, come me, non ha spinte né conoscenze muore attimo dopo attimo. Contiamo chi se ne è andato. I figli di Angelo, ma anche quelli di Italo, la figlia di Bianca ma anche quella di Tiziana e di Claudio. Ci sono anche i figli di Cesare, quelli di Edmondo e quelli di Ferdinando. Il paese invecchia e si riempie di vuoti. Nessuno torna se non per qualche giorno a contare le rughe e le pietre silenti.

[foto by LiliumEternal]

18 commenti:

  1. "Qui chi studia viene visto come un marziano scemo". Purtroppo ormai non solo lì ed è una cosa tristissima. Parlando con amici e colleghi mi accorgo che viene sempre dato meno valore agli studi... "Tanto?" dicono

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    1. È una cosa triste ma sembra che la realtà non dia scampo: studiare non dà garanzie di alcun tipo.

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    2. Per mio figlio (laureato quest'anno) per fortuna qualcosa è contato. L'hanno cercato proprio per ciò che ha studiato anche se come primo impiego per ora ha uno stipendio da fame. Vedremo!

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    3. Una cosa simile è accaduta a mio nipote: un ingegnere.
      Ci si accontenta della miseria che danno all'inizio pur di fare qualcosa, ma poi si deve "scappare" altrove.

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  2. Triste andarsene, triste non dar valore allo studio, triste rimanere e morire un po' ogni momento.
    Sono anni crudeli, sembra di non avere via d'uscita.
    Un po' tutto il Paese è in queste condizioni: quanti se ne vanno all'estero!

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    1. Anche tra i giovani di cui parlo nel post ci sono alcuni che hanno scelto l'estero. La loro vita non ha più quasi nulla a che fare con il luogo da cui provengono.
      E qui si muore nel vuoto.

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  3. Già. Troppi anni di troppi errori, forse, ci hanno portati qui.
    Si parla tanto di ricostruzione, ma la verità è che non sappiamo nemmeno da dove cominciare a ricostruire...

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    1. Ricostruire su tante e tali macerie, secondo me, non è possibile. Lo so: l'ottimismo non è esattamente la mia peculiarità più evidente!
      Non rilevo motivi di speranza, mi spiace.

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  4. Non è pessimismo, non è mancanza di capacità di vedere il bicchiere mezzo pieno o comunque un barlume di speranza. È realismo, purtroppo.

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    1. Sono d'accordo con te. La speranza è sepolta sotto tonnellate di raccomandati, precariato, sottostipendiati e muri di gomma.

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  5. A me è andata anche bene, non sono troppo lontana dalla mia terra di origine. Eppure non sempre è bello essere un "fuori sede"...

    Ti abbraccio

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    1. No, non sei lontana ma sei comunque andata via dal luogo in cui sei cresciuta.

      Ti abbraccio anche io.

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  6. Io, uno di quelli andati via con grande rammarico. Perché la mancanza della propria famiglia e della propria terra si avverte fortissima, nonostante tutto.

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    1. So benissimo quanto ti manchi la tua Napoli, la tua famiglia, gli amici e tutto il resto. Me ne parli spesso.

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  7. Che possa mancare Napoli non è cosi strano (con tutti i suoi problemi).
    Mi sono imbattuto per caso in questo blog e leggendo i post e i commenti (tutti pieni di sensibilità e verità) mi è venuta quasi la depressione. A me che sono un meridionale ottimista ( altrimenti come fai?) che ho passato molte delle esperienze da voi raccontate. Sarò banale e scontato (spesso nella banalità c'è la soluzione a tanti problemi) ma dico che bisogna combattere, rialzarsi se si cade, far valere i propri diritti, entrare nelle dinamiche della vita, tapparsi il naso e qualche volta, senza violentare se stessi, anche scendere a compromessi. Non bisogna essere machiavellici ma neanche fare i Don Chisciotte non sono io a dirlo ma è la vita che è così.
    Vi abbraccio tutti, spero di non essere frainteso, soprattutto che nessuno si senta offeso.

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    1. Mi spiace che ti sia depresso leggendo i post e i commenti del mio blog. Il mio intento è condividere impressioni e riflessioni personali, ma forse sono anche deprimente. Ne prendo atto ma non posso farci granché. Rido...

      I compromessi sono la regola per tutti, credo. Nessun individuo sano potrebbe esistere senza.
      Non mi pare che tu sia stato offensivo.

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