8 giugno 2018

Quando finiva la scuola

Ieri, qui, la scuola è finita. E mi è precipitata nel cuore la sensazione di bianca euforia che arrivava alla fine di ogni anno scolastico. Era un'attesa che, tra maggio e giugno, ogni bambino raccoglieva sulla pelle appena dorata. Mi aspettavano giorni infiniti di giochi infiniti. Corse tra sassolini, l'umido dell'orto e la piazzetta di sanpietrini e sole che brillava oltre la strada. C'erano gli amici di un'infanzia che non ho mai trascorso sola e altre facce che arrivavano spallidite da una Roma che dicevano fosse un oceano. C'erano i canti e l'ombra dei pioppi, i girini e le sgridate, le ginocchia rovinate e le cacce al tesoro sotto le tegole. Un tempo bambino che nella mia mente non avrà mai fine.

[foto by nnoik]

18 commenti:

  1. Veramente bello e tenero questo ricordo.

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  2. Olè, al mattino latte e focaccia e poi i compiti e al pomeriggio carrozzone di cugini e via al laghetto.

    Aspettiamo i quadri? secondo me alla Bea la bocciano! :P

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  3. Immancabilmente i compiti li facevo l'ultima settimana :D

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    1. Anche io. E a volte non li facevo per niente! Ma non dirlo a nessuno.

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  4. Ricordi che ti invidio..tempi lontanissimi, vite fa..

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    1. Tu non li conservi certi ricordi?

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    2. Ho una memoria tristemente fallace. Pochi ricordi netti, il mio maestro, le figurine, le sigarette di nascosto, le vacanze sempre di Settembre, i pomeriggi infiniti a giocare a palla in strada, con giusto una macchina ogni dieci minuti. Allora si poteva, si..

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    3. Che peccato per la tua memoria. Io, stranamente ricordo momenti molto lontani. Ho immagini di quando avevo due anni e mezzo...
      Stamattina c'era un gruppo di ragazzini che giocavano a pallone per strada. Mio nipote, uno di loro, mi ha spiegato che stavano facendo un torneo. Da qualche parte si gioca ancora per strada, per fortuna.

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  5. Sì. La scuola scandiva la vita dei ragazzi, dalle feste laiche a quelle religiose. Ed era molto, molto rispettata, quand'ero ragazza. Ed erano rispettati i prof, e persino dei genitori che erano davvero rispettabili.

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    1. La scuola scandisce sempre i ritmi di bambini e genitori. In questo senso credo che sia cambiato pochissimo.

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  6. Qui è finita oggi e io ho iniziato a far il conto alla rovescia due settimane fa. Roba che non mi succedeva neppure da bambina. Mi attendono 3 mesi di traffico notevolmente ridotto e il piacere di prender un caffè con calma sapendo di non dovermi innervosire davanti alle auto in doppia fila che sostano in prossimità delle scuole. Quasi vacanza.

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    1. Anche io stamattina, durante la mia passeggiata, ho notato l'assenza dell'ondata di auto dei soliti genitori trafelati che lasciano i figli a scuola.

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  7. Ricordi dolci, dolcissimi... e poi si ricominciava solo il primo ottobre e i compiti delle vacanze non esistevano. Io però leggevo parecchio: fumetti (Alan Ford su tutti) e tanti classici per ragazzi. Abitavo proprio di fronte alla biblioteca comunale.

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    1. Anche io leggevo qualcosa ma, più di tutto, passavo giornate intere in giro per le stradine intorno a casa. C'erano troppe cose da fare e da imparare.

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  8. Qui le scuole finiscono il 15 giugno e ricominciano il 28 agosto ma già una liceale che vive nel palazzo m'ha detto che indossa il costume per poi andare al lago in questi ultimi giorni di lezione. Appena finiva scuola io cominciavo a pensare al mese di agosto che avrei trascorso tutto il mare....ma di compiti ne ho sempre avuti tantissimi, dalle elementari al collegio. in collegio la mia prof d'italiano ci dava sempre sei libri da leggere e scriverci sopra e quella d'inglese cinque e da scrivere poi qualcosa sopra in inglese (questo negli ultimi tre anni) e valevano poi come voti a inizio anno.

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    1. Ma in Svizzera avete strane regole, a scuola e non solo.
      I ricordi di cui ho scritto nel post sono legati agli anni delle elementari. Anche se ci venivano assegnati dei compiti, erano pochissimi a farli. Si tornava a scuola e basta.

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