25 marzo 2016

Sul niente di nuovo

Il sole splendeva, senza possibilità di alternative, sul niente di nuovo.
Samuel Beckett, Murphy

E si continua come tutto fosse. Quel tutto che, proprio perché tutto, coincide col niente. Perché si sapeva ed è inutile rinnegarlo. Le parole del dopo grondano di quella retorica imbiancata e petulante che smuove orticarie e altro silenzio. Smontare i sistemi non è permesso e tramutarli in meccaniche socialmente perfette, pure. Tutto è quel che sempre è stato, in fin dei conti. Magari a ruoli invertiti o a secoli alterni. Oggi a noi, domani a loro. Speranze che tutto vada bene o meglio non ce ne sono e sarebbe meglio invaghirsi dell'idea che il peggio è già arrivato. E nessuno è preparato perché il sole, tutto sommato, splende a prescindere.

[foto by u199]

16 commenti:

  1. Non ha mai seta
    Quest'uomo appeso al niente
    Per le sue ali

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non pensavo fosse ancora dotato di ali.
      Non se l'era giocate già da tempo?

      Elimina
    2. In verità essa è immagine di una irrealizzabile metamorfosi

      Elimina
  2. ripensavo ai tre giorni del condor (il film) a confronto di oggi sembra cenerentola... il più succede all'insaputa anche delle menti più fantasiose e viene montato e raccontato a piacere per servire la logica del terrore.
    purtroppo le comparse muoiono davvero, ma per il resto sembra un film di terz'ordine trasmesso in loop.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nemmeno il più fantasioso e pazzoide degli sceneggiatori potrebbe mettere nero su bianco certe deformazioni e certe aberrazioni tipiche del reale.

      Elimina
  3. Penso che nelle redazioni dei giornali farebbero bene a scrivere già i coccodrilli, così dovrebbero solo aggiungere data e numero dei morti e feriti. Tanto le parole sprecate sono sempre le stesse e ci si incomincia a fare l'abitudine, purtroppo.
    Quello che più odio sono alcune frasi fritte:
    "non abbiamo paura, non ci fanno paura";
    "Islam moderato";
    "centrale investigativa europea";
    "sono solo esaltati e fanatici" et similia.
    Ecco, siamo nelle mani di gente che non ha capito niente, né capirà qualcosa dopo l'ennesima carneficina.
    L.A.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me nelle redazioni esistono già pezzi pre-impostati su certe vicende. Tanto, più o meno, li raccontano sempre allo stesso modo.
      In merito alle frasi fatte, basta farsi un giretto sui social per trovarne di ogni genere.

      Elimina
  4. verrebbe da pensare, (a pensar male) che a qualcuno vada bene così, avere un Intelligence assai poco Intelligence, lasciar massacrare sudditi, poco per volta, poi ci si dimentica presto, i giornali si buttano il web non è fatto per conservare memoria, si sovrappone ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Così diceva un vecchio volpone...

      Elimina
  5. Beckett è una personalità eccelsa e forse ha ragione.
    Il sole splende sullo stesso mondo ogni giuorno che passa, qualsiasi cosa accada.
    Ma è davvero un problema?
    Il sole splende.
    Ciò che capita alle singole persone non è davvero un problema per l'astro celeste che ci riscalda ed illumina.
    Per noi le cose possono essere ogni giorno differenti e nuove ma splende nel cielo lo stesso sole.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, non c'è alcun problema: il sole splende a prescindere. Ed è questo, da solo, un monito per chiunque. Ci ricorda quanto siamo idioti, spesso. Quanto tutto il nostro fare e il nostro distruggere e morire sia del tutto irrilevante per le sorti dell'universo che, a ben vedere, gode di vita propria.
      In sostanza: il sole se ne frega.

      Elimina
    2. "Sai che cosa penso? Che anche se non ha un senso, domani arriverà lo stesso"
      -cit.-

      E se cito certe fonti, siamo davvero alla frutta.

      Elimina
  6. Vige la logica dell'omogeneizzazione e non intendo quella dei semolini...perché quel tempo è passato da tanto così come la genuinità dei più in un mondo blasfemo di sé che sopravvive tenuto dai fili di pochi coordinatori occulti. La centralità è stata spostata al di fuori dell'uomo con quello che ne consegue nella forza centrifuga occorsa tendente all'esteriorizzazione piuttosto che al suo contario. E su questo ci sarebbe molto da dire se non ci stessimo occupando di quanto sta accadendo in questi giorni bui nei quali le frasi pianificate e preordinate, le notizie occultate o abusivamente pubblicate sono il vettore di una società che ha declinato le proprie responsabilità e già questo verrebbe tacciato di folcloristico se non fosse per quei pochi i quali hanno smesso di gongolarsi negli stereotipi ricorrenti per diventare osservatori. E' preoccupante per come la nota ciclicità storica si ripercuota su popoli disabituati alla responsabilizzazione. E' preoccupante il qualunquismo smodato attraverso cui gli eventi sono affrontati, e magari risolti...? Poi se penso allo splendere del sole ed al suo bellissimo sorgere, è l'unica cosa che mi rassicura non su ciò che sarà bensì sulla impossibilità di far retorica su qualcosa che invece è storia, e che è rappresentata dal fatto che almeno sino ad ora, lui, il sole è sempre sorto al mattino.

    Uomo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' preoccupante per come la nota ciclicità storica si ripercuota su popoli disabituati alla responsabilizzazione.

      Questa frase vale mille post.
      Non scrivo altro.

      Elimina