Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore.
Italo Calvino
La leggerezza non esclude serietà e neppure profondità. La leggerezza richiama occhi attenti e pensieri di cristallo, quelli necessari a non sprofondare nel pantano melmoso di attimi putridi. Tra cortocircuiti di idee aspre e sterili è facile farsi ingoiare dalle vertigini di sordide bassezze. Basterebbe risciacquare lo sguardo e farlo asciugare al vento, spettinarsi la coscienza e rimetterla sul filo di un orizzonte più lontano ma sicuramente meno ostile e meno fragile. Riprendersi un respiro e mescolarlo alla necessità di una pelle che trema e pulsa e frana. Perché i macigni inchiodano e gli abissi accecano.
(oltre al vantaggio, planando, di evitare la percezione dell'olezzo, là ove e ovunque si trovi...)
RispondiEliminaRido.
EliminaSì, meglio evitare...
Il pensiero di Calvino sulla leggerezza è stato riletto e travisato in mille modi. Ma, forse, non poteva andare che così...
RispondiEliminaLa leggerezza così di moda di questi tempi fa pensare piuttosto al modo in cui si definivano, tanto tempo fa, "i facili (leggeri) costumi". Però, lungi da me voler ripescare modi di dire così "razzisti", penso piuttosto a quanto sia difficile introiettare il concetto calviniano della leggerezza, soprattutto là dove chiama in causa la leggerezza pensosa:
perché quella leggerezza è l'esatto contrario dell'assenza di pensiero.
Mi sono imbattuta di recente, e per l'ennesima volta, in questo pensiero di Calvino. Lo conoscevo ma, chissà perché, mi sono soffermata a pensare al senso che poteva avere per me.
EliminaMi piace l'idea della "leggerezza pensosa". Bella!
Si può e bisogna per non sprofondare vivere con leggerezza ma avere sempre e comunque i piedi per terra e testa sulle spalle..
RispondiEliminaPlanando sulle cose dall'alto.
EliminaSi può essere leggerissimi in uno schiaffo e pesantissimi in una carezza, ma è sempre una mano passata su un volto. Tutto dipende dalle intenzioni.
RispondiEliminaL.A.
Immagino di sì.
EliminaMi piace pensare a quello che scriveva Paul Valery: "Bisogna essere leggeri come una rondine, non come una piuma"
EliminaCondivido pienamente il pensiero di Valery.
EliminaWingardium Leviosa!
RispondiEliminaNon sapevo cosa fosse.
EliminaHo fatto una ricerca... Harry Potter?!
Santo cielo!
E' periodo nel quale devo fare tesoro, profondamente, di simili considerazioni. Della loro leggerezza e della loro profondità. "Perché i macigni inchiodano e gli abissi accecano". E io vedo distorto, respiro a intermittenza, non risciacquo affatto lo sguardo ma lo tengo fisso dove non dovrebbe. Dove proprio non c'è alcuna necessità che si soffermi.
RispondiEliminaAmbisco leggerezza.
Non so perché ma si percepisce che il tuo "momento" attuale non è tra i migliori.
EliminaTi sei forse innamorato della persona sbagliata?
Decidiamo di esserlo
RispondiEliminaquando quel momento ineludibile arriva
per la storia che abbiamo vissuto
e le ferite riportate,
alcune delle quali ancora sanguinolente.
Non si tratta di un modo di fare
ma di un'attitudine, un modo di concepire
dopo aver atteso a tutto il carico che ci è stato proposto
alleggeriamo la visione del mondo
trattenendo nel silenzio la parte grave e seriosa
sapendo che molto ha influito
ma quasi nulla nel facilitare le soluzioni
comunque raggiunte.
Ti accorgi quindi che il mondo, il tuo,
scorre comunque e bene
sorprendendoti della fluidità
con la quale i giorni scorrono
consentendo la calma della riflessione
quando serve nello sguardo al futuro.
Uomo
L'età, le ferite, il tempo servono sempre. Insegnano come fossero dotti maestri. E ci si alleggerisce per sopravvivere e perché, certe volte, si è sfiniti.
Elimina