11 gennaio 2016

Unico come chiunque

Carissimo, l'unicità in questo universo fatto di presunti geni e di confusi generi è alquanto improbabile. L'unico è colui che fa eccezione e, se permetti, non è il tuo caso. Nemmeno il mio né di altri. Perché la presunzione di volersi speciali è un mantra che si insegna solo a chi non sa orientarsi o ha bisogno di un appiglio. Nessuno è davvero unico perché nessuno è preferibile a nessuno. La regola, se vuoi, può dilagare a dismisura: siamo tutti talmente unici da divenire unicamente identici. L'idea, forse, ti nausea o ti spaventa. Posso capire: ridimensionare il proprio ego è sempre una gran fatica.

[foto by mirpiphotography]

26 commenti:

  1. eppure, senza ipertrofizzare l'ego, credo nell'unicità in una moltitudine..una moltitudine di unicità.
    ml

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    1. Una moltitudine di unicità si risolve, secondo me, in finte unicità. Quelle solo un po' presuntuose.

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  2. Unici si riesce ad essere quando si è bastian contrari: "l'unico" sta sulla barricata, solo contro tutti gli altri.
    Eppure...eppure...a pensarci bene unico fu Dante nella poesia, unico Michelangelo nella scultura, unico Maradona nel calcio.
    Quindi è possibile questa definizione.
    L.A.

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    1. Non penso che si diventi unici quando si fa i bastian contrari. Anzi, in generale, i bastian contrari che sono tali solo con l'intento di voler fare gli originali mi sono particolarmente antipatici. Ne ho persino scritto, qualche tempo fa. Il post si intitola "La sindrome del bastian contrario".

      Dante, Michelangelo o Maradona, secondo me, non pensavano di essere "unici". Ecco perché lo sono stati.

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    2. Intendevo che i bastian contrari sono unici perché si ergono a paladini di se stessi e contraddicono tutto ciò che altri dicono, a prescindere. Chiaro che siano tremendamente antipatici.

      Per quanto concerne Dante e Michelandelo puoi aver ragione tu, trattandosi di autentici geni, ma Diego Armando Maradona si è sempre considerato "unico" e come! In contrapposizione a Pelè, che ancora oggi va dicendo che quando nacque lui sua mamma chiuse la fabbrica e non ne sono più venuti al mondo, alludendo a Maradona per l'appunto.
      L.A.

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    3. Il contraddittorio è interessante. Quando però lo si elegge a regola di dialogo o di vita, si diventa patetici. E quindi antipatici.

      Non conosco granché Maradona e meno ancora Pelè ma sono stati entrambi due immensi campioni. A loro un po' d'arroganza è perdonabile!

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  3. Unici assieme a unici—io credo—è un essersi imparati a dire no

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    1. Possibile.
      Ma, ripeto quel che ho scritto poco sopra a L.A.: dire no per fare gli unici sottintende una certa stupidità, secondo me.

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    2. Adesso un no da me per lei, cara signora—dal me che odia perfino le boccciofile—: che non al bastancontrario, ma a rifiuto perenne (col suo prezzo) per ogni organizzato e all'aggregante conformismo

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    3. L'anticonformismo richiede talento. E spesso si è anticonformisti per conformismo, a mio parere. Una tragedia!

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    4. Più che tragedia, io penso meglio dirlo una commedia; ed il talento non è che sia un brevetto in esclusiva per chi gioca il suo gioco al solipsista

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    5. Tutte le tragedie sono sempre un po' comiche, d'altro canto.

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    6. Mentre è il ridicolo che tiene dentro quello che è il drammatico

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  4. È la severa (ma giusta) lezione che tutti dobbiamo imparare: non siamo unici, non siamo speciali. Il resto è megalomania.

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    1. Non siamo unici. Non siamo affatto unici. E nemmeno speciali.

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    2. Chiedo scusa al signor Ettore Fobo

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  5. L'unicità (originalità) di ciascun individuo rende interessante l'esplorazione del mondo. Ma, riconoscere l'unicità di tutti, secondo me, marcia parallelarmente al fatto di non potersi più sentire speciali in modo assoluto.

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    1. L'originalità può avere sfumature di vario genere. Ci sono originalità che mi intrigano ed originalità che non tollero.

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  6. Ognuno è unico e speciale nella misura in cui lo appare ad un altro. Esclusa l'auto risoluzione. ;)

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    1. Il problema nasce quando qualcuno si sente unico e si vede unico da sé e non tiene in alcun conto gli occhi altrui.

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  7. Ci avevi abituati alle tue amiche un po' strane...ora spunta quest'altro che si crede "er mejo". Ma capitano tutti a te? (rido)

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    1. No, capitano tutti a tutti. A volte si tratta di persone adorabili, e a cui voglio bene, che inciampano in qualche umanissima pecca. Niente di serio, tranquillo!

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    2. Ti sembrerà strano, ma l'avevo capito!
      Rido...

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  8. Mi piace il tuo post e l'idea di essere un'unica uguale agli altri! Bacio.

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    1. Sì, siamo unici come sono unici tutti.
      Buona giornata, Silvana.

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