30 dicembre 2015

MMXVI

Che poi quello che ci si aspetta da un nuovo anno rimanga lettera morta è più che risaputo. Di quel che avrei desiderato dall'anno morente non ho ricevuto molto e di quel che vorrei dall'anno che verrà sarà pressapoco lo stesso. Mi tengo quanto ho messo in piedi e lascio i cocci a chi vuole raccoglierli. Mi tengo le mie stille di malanimo e qualche disincanto abituato ad ascoltarmi. So quel poco che so e che mi basta sapere. Per cui prevedo un anno di pagine lette e parole scritte, un po' d'abbracci buoni e le solite umane meschinerie. Ci sarà qualche inciampo e persino dei silenzi di troppo. Così sarà ed è quel che m'aspetto.

[foto by sandpiper764]

18 commenti:

  1. hai proprio ragione.
    e ci sono tutte le premesse per aspettarsi un po' di peggio in più.
    quindi il MMXVI sarà un'ottima occasione per verificare se sia vero che il meglio arriva quando meno te lo aspetti;)

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    1. Vorrei tanto che fosse meglio. Lo desidero profondamente. Ma sono perfettamente cosciente che non sarà così. Per cui non mi faccio illusioni.

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  2. Viste le premesse il prossimo anno non sarà migliore di questo, temo che prosegua la decadenza. Solito tran tran, quindi niente di buono. Ti auguro di avere sufficiente saliva in gola onde inghiottire i rospi che ci aspettano senza troppi sforzi.
    Comunque...buon anno!
    L.A.

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    1. Eh, solito tran tran. Ed è proprio quello che mi aspetto. Vagamente desolante.

      Buon anno anche a te, L.A.

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  3. ...e allora tutti quei botti, quei festeggiamenti, quegli abbracci, quelle abbuffate di fine anno a che cosa servono? Non sarebbe meglio astenersi? Comunque sia, buon anno a tutti:non si sa mai...

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    1. Non mi interessano i botti, non festeggio nulla, non abbraccio nessuno e non mi abbuffo. Ergo: mi astengo.

      Buon anno a te, Remigio.

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  4. Eh!
    Sai che sotto sotto, proprio in fondo, ogni Capodanno spero davvero che l'anno che verrà sia migliore. Anche ora. E sul serio, ora, non c'è nessun motivo perché questo accada. Insomma, probabilmente, spero nei miracoli.
    Ecco come sto messa :-)
    Comunque vada, un abbraccio per il 2016, carissima!

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    1. Io sono un po' stanca di sperare che l'anno nuovo possa portare cose buone. Tanto alla fine non porta nulla di particolare.
      Io non credo ai miracoli. Non sono abbastanza fiduciosa.

      T'abbraccio anche io.

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  5. Felice MMXVI, che possa meravigliarti oltre ogni tua previsione. Un abbraccio

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  6. Sì, anch’io sono per un sano realismo e per la sobrietà. La “felicità” a tutti i costi è una sbornia che non m’interessa. In ogni caso, ti auguro di passare un buon 2016. E che sia ricco di belle letture.

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    1. Le belle letture sono uno splendido augurio. Grazie Ettore. Felice anno a te!

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  7. io spero quantomeno di trovare un lavoro migliore (che mi serve anche per il permesso) ma la vedo dura...e magari la possibilità di per un'altra destinazione (nei nostri sogni Creta...ma diciamo che è un miraggio)

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    1. L'idea di trovare un altro lavoro o, meglio ancora, un lavoro migliore, sta affascinando anche me in questi ultimi mesi. Ma so perfettamente che non sarà possibile considerati i tempi, considerata l'età e considerate le scarse opportunità.
      Il tuo sogno "Creta" è vivo da tempo, mi pare di ricordare. Sono diversi anni che ne parli. Per provare a realizzarlo sarebbe necessario provare a farlo. Uno dei due potrebbe andare, intanto. E cercare di viverci, poi si sposterà anche l'altro.

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    2. Abituato come sono a una valanga di lavori precari, sottopagati e senza protezioni mi accontenterei di poco. Forse anche solo di cambiare aria. Anche per me vale la stessa storia dell'età. Per un colloquio di cassiere in un supermercato mi sono trovato in una sala di potenziali miei figli e figlie.
      Su Creta, c'è sempre il problema di come campare e non avendo a disposizione molti soldi l'ultima volta che ci siamo stati le alternative a disposizione erano veramente ridotte.
      Magari qualche altra capitale europea o Israele.

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    3. Ho sentito qualcuno optare per l'America centrale. In ogni caso si tratterebbe di un azzardo. Di un rischio importante. Eppure c'è chi ci prova e parte lo stesso. Forse dovreste fare anche voi lo stesso.

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  8. Quello di alcuni silenzi e di quelli del genere necessario ma eloquente, che sanno di compagnia e di solidarietà, è uno dei desideri che rinnovo ogni anno dinanzi al latore del futuro.
    Ma quel che vorrei poter descrivere e che scaturisce dalla tua descrizione e dalle tue parole è quel senso osservatorio che mi ha posto come a cavallo fra ciò che è stato e quel che sarà con nostalgia e diffidenza. Filtrando con circospezione tutto il tempo che mi passa accanto e del quale mi sento spettatore più che attore in certi momenti.
    La tristezza di ore trascorse per la considerazione di ipotesi diverse, preludi non vissuti, che ha forgiato convincimenti donandomi talvolta anche serenità, di quella che non dipende dalla realizzazione bensì dalla sua mancanza.
    Non considero nuovo traguardo il nuovo anno ma il prolungamento del precedente, in una sorta di continuità non sterile, anzi...!
    Per questo sulla scorta di ciò che è stato mi rivolgo a ciò che sarà affrontandolo nel medesimo modo in cui ho fatto sperando di riuscire meglio ad esorcizzare le sconfitte.

    Ti lascio un saluto
    e per un nuovo tempo
    i miei migliori auguri


    Uomo

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    1. Sono abituata a fare da spettatrice. E mi piace rimanere a lato. Mi aiuta a capire meglio e a percepire meglio ciò che vivo.
      Condivido il senso del tuo commento, soprattutto quando consideri il nuovo anno come il prolungamento del precedente. Sulla non sterilità del tutto ho qualche dubbio però.

      Ringrazio per gli auguri. E li ricambio.

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