14 ottobre 2015

Di quei giorni di letto e temporali

Ti svegli ma il senso del tempo non t'appartiene. Te lo puoi permettere almeno per qualche ora e solo perché a lavoro ti tocca un pomeriggio al posto di una mattina. La lentezza si fa padrona delle palpebre, dei pensieri e persino di qualche altro spicchio di te. Non t'importa. Rotoli nel limbo di bozzolo e tepore di quei giorni di letto e temporali che fanno buono l'autunno. Dovresti pur prendere contatto con il resto ma continua a non importarti granché e rimandi fino all'istante più lontano. Respiri ancora un po' quel rimasuglio di sonno che è rimasto incastrato tra le ciglia e i polpastrelli. E stai perché, davvero, non t'importa.

[foto by Silmeria_sisi]

16 commenti:

  1. Credo che tu abbia descritto bene uno stato di attesa. Aggiungo che secondo me “tepore” è una delle parole più belle della lingua italiana.

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    1. Non so se sia uno stato di attesa. A me sembrava più uno stato di insofferenza. Anche a me piace molto la parola "tepore" e amo molto la sensazione di "tepore".

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  2. Mi succede tutti i giorni da un paio di mesi... brutta roba per un inquieto.

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    1. Uh, chi si rivede/rilegge!
      Ben tornato....

      Tutti i giorni da un paio di mesi?
      Beato te. A me capita una volta all'anno.

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  3. io non ce la faccio. non che m'importi molto, ma mi sveglio già con l'ansia. Devo fare qualcosa. Devo darmi un senso. Anche stupido. E di solito è stupido.

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    1. No, svegliarmi con l'ansia mi accade molto di rado, per fortuna. Preferisco le mattinate di letto e temporali.

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  4. Svegliarsi e voler rimanere coccolati dal tepore del dormiveglia.. strauaoo..

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  5. Chissà perchè ci sembra sbagliato starsene ogni tanto a poltrire a letto. Benvenga l'autunno per godere del tepore sotto al piumone....

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    1. Non so perché sembri sbagliato. Credo che in molti lo ritengono un diritto inalienabile, altri ancora un'eccezione. Io faccio parte del secondo gruppo e non è detto che sia una scelta saggia.

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  6. Io vivere vorrei addormentato
    entro il dolce rumore della vita

    Sandro Penna

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