Ironizzo per dissimulare o per cercare di capire meglio. Capovolgo i concetti per rovesciarli dalla sedia e ritrovarli sparpagliati ai piedi di chi ascolta o legge. Scivolare nel sarcasmo non è né raro né peccaminoso: viene da sé e senza troppa fatica. So di poter sferzare chi non se lo aspetta o di sconvolgere i ritmi patinati di chi non sa distinguere le parole dalle lettere. Perché l'ironia pretende piani e visioni e forme e leggerezze che non tutti sanno percepire. Muoversi con gli scarponi sul filo dell'altrui suscettibilità è un diletto di cui nessuno potrà mai privarmi. Con tutti i danni che ne conseguono.
[foto by Treke]
L’ironia è il sale della vita, il pepe, il pinzimonio; è il colore essenziale della gioia del distacco, della capacità di ridere, di sorridere, di guardare le cose da un punto di vista disincantato; l’ironia consente di non aderire al dramma, consente di sdrammatizzare, per l’appunto, di alleggerire, di guardare i problemi appesi a un palloncino, il che aiuta sicuramente a risolverli. (Fulvio Fiori)
RispondiEliminaSono d'accordo con il signor Fiori.
Eliminal'ironia è un'arte sottile che non dovrebbe scivolare nel sarcasmo (che non possiede la sua leggerezza) o nell'incomprensibile (che annullerebbe l'effetto del ricamo di parole)
RispondiEliminaml
Per me ironia e sarcasmo sono quasi intercambiabili. Si possono mescolare con estrema facilità.
EliminaL'ironia è sempre legata all'intelligenza: non tutti la sanno fare e non tutti la sanno apprezzare
RispondiEliminaCi vuole intelligenza per fare ironia e ci vuole la stessa intelligenza per coglierla ed apprezzarla.
EliminaHo provato sia gli scarponi che il filo sottile... ma mi son sempre chiesto:"Ma se l'ironia viene fraintesa (non è un caso che parli di "sarcasmo" che è già una deriva dell'ironia) di chi è la responsabilità ? Di chi la fa o di chi la subisce ?"
RispondiEliminaSe l'ironia viene fraintesa, probabilmente, si deve valutare sia il senso dell'ironia stessa, sia la capacità di comprenderla da parte di chi la riceve.
EliminaA volte, però, il secondo elemento si fa preponderante.
Sono anni che mi prometto di leggere Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio del professor Freud. Dev'essere un saggio bellissimo ed interessante su questo tema.
RispondiEliminaNon so. Io non ho mai letto Freud.
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