... è accaduto
che tutti ancora parlano
e il mondo
da allora è muto.
Eugenio Montale
Ci sono parole che non hanno tono. Si appoggiano a mala pena a sensazioni sottopelle o a riflessi d'iride. Non hanno tempo perché scivolano nell'etere per millenni senza trovare corpo. Non si pronunciano poiché non sarebbero comprese: infatti si dice ma non si dice. Ci si piega alla superficie di quel che sarebbe un tutto per non incedere nella responsabilità di ciò che si è. Meglio rimanere sull'orlo di un abisso che sprofondare fino alle radici. L'ombra rassicurante del balbettio cicaleggiante rimuove il debito di coscienze troppo piene di sé ma intrise di vuoti da cui si preferisce rimanere a distanza. Ecco, è così che le parole si fanno mute.
[foto by 3mmI]
Sante... parole.
RispondiEliminaSorrido...
EliminaMolto sottile. Questo silenzio delle parole inquieta.
RispondiEliminaInquieta e fa pensare.
EliminaCome è giusto che sia, d'altro canto.
parole che preferiscono non nascere piuttosto che unirsi al frastuono vacuo.
RispondiEliminae spesso sarebbero parole migliori di quelle dette.
ml
Esattamente.
EliminaBentornata, Euridice!
RispondiEliminaGrazie Martin.
EliminaSono tornata da un pochino ma non ho avuto molta voglia di scrivere.