8 luglio 2015

Lamentatio di stagione

Ci risiamo. Anche quest'anno arriva, più o meno puntuale, il post "lamentatio" estivo. La solita storia del "è tempo suo" mi ha sfiancato, così come mi sfianca l'orrore di un caldo che non reggo né ora né mai. Non c'è modo di farmi accettare il fatto che questa sia la "bella" stagione. Io continuo a reputarla oscena: spudorata, sciatta, esagerata, disperata. Le ore roventi del giorno non lasciano alcuno scampo. Non c'è riparo, non c'è sollievo. Troppo. Troppo per me e per i miei pensieri che patiscono questo sole bianco di nulla che vomita la sua soffocante canicola. Non sono fatta per certi clamori. E non faccio altro che desiderare un autunno.

[foto by aR-Ka]

26 commenti:

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    1. ahahah, era un amen a doppia lettura.
      sai il titolo mi sembrava quello di una enciclica e 'loro' concludono sempre con un 'laudato sii' ecc a cui i fedeli rispondono appunto: amen!
      (cogli la sottile metafora adulatoria della fedele lettrice del tuo blog?)
      e poi finisci con un auspicio... dunque: così sia!
      peccato che la ventata di fresco abbia sbagliato bersaglio e si sia diretta più a nord di dove sei, ma vista l'esagerazione con cui ha interpretato le tue aspettative, forse è andata meglio così...

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    2. Il titolo... forse ti ha "deviato" quella parola latina, un po' arcaica.
      Ma niente a che fare con le encicliche.

      Qui il caldo permane e non si è attenuato affatto.
      Ho appena visto le immagini del tornado, perché di tornado si tratta, che ha devastato il Veneto. Spaventoso.

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  2. Sto boccheggiando come un pesce fuori dall'acqua per quest'afa bestiale, e mi consolo pensando che almeno non è come l'estate del 2003. Sto quasi pensando di andare a vivere in Norvegia, dove d'estate hanno sì e no 20 gradi. Girare nove mesi all'anno coi pneumatici da neve sulla macchina sarebbe il danno minore, per me...

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    1. Non chi tu sia, Ergo, ma su questo argomento sono identica a te.
      Ecco, la Norvegia sarebbe perfetta e con pneumatici da neve ho già imparato a guidare.

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    2. Sono un lurker che una volta al millennio commenta...

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    3. Lurker.
      Allora per questo millennio hai già dato.
      Dovrò aspettare il prossimo, evidentemente.

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  3. Non posso far altro che essere d'accordo con te, su tutta la linea.

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    1. Ti sembrerà strano ma non immaginavo nulla di diverso.

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  4. Io adoro sole e caldo. Se poi mi lucertolizzo al sole marino ancor meglio, ovvio. Ma riesco a dormire, a lavorare e sopportare anche in città. Basta non smaniare troppo. Cosi che il caldo abbia a scivolare sul tuo addosso refrattario.
    Certo la conca spianata dove risiedi non aiuta. Anche i refoli serali arrivano in prima periferia e si smolecolano tra i tetti ancora roventi.. vieni a Roma, senti a me.. ti porto a Piazza Esedra, prima dall'ex Mel Books (rigorosa aria condizionata) e poi ti schizzo di fresca acqua di fontana..

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    1. Non ci provare, Franco...:-)

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    2. @ Franco: io, invece, detesto sia il sole che il caldo. Del mare faccio a meno e vivo lo stesso. Vivere a Roma, o in qualche altra città del genere, in estate non lo augurerei nemmeno ai miei nemici: disumano oltre che immorale.
      La conca spianata dove (non) vivo è comunque sui 650/700 metri, quindi si respira molto meglio di quanto si faccia in città. Ma la cosa è ovvia.
      A Roma non ci verrò mai in estate. Nemmeno morta.
      E l'acqua della fontana di piazza Esedra, oltre che bollente, sarà anche putrida. No, grazie.

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    3. E' calda, sì, ma non putrida: l'ho saggiata proprio ieri passando da quelle parti. Certo, non è come l'acqua fresca e limpida di una sorgente di montagna. E con questo non voglio certamente difendere il sindaco Marino: sia ben chiaro. :-)

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    4. Di certo non sarà acqua fresca e pulitissima. Devo immaginare si tratti di acqua che va in ricircolo e, tra caldo, inquinamento e schifezze varie, di certo non è salutare.

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    5. Acciderbolina! Ma come fai altrove a definirlo "luogo dell'anima" questa pessima città.. dove purtroppo vivo..

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    6. Ho detto che diventa "luogo dell'anima" solo dopo aver chiuso gli occhi e aver finto che molto di quello che contiene non esiste.

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  5. Lamentatio estiva.
    Beh, direi che non siamo in pochi.
    Non siamo progettati per questo caldo tropicale africano.

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    1. No, non siamo affatto progettati per questo caldo.
      Almeno: io non sono fatta per questa afa.

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  6. https://www.youtube.com/watch?v=CnAyfhJnS4w.
    Come sottofondo non ci starebbe male:*)

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    1. Sorrido...
      Direi che il titolo è impeccabile!
      E la canzone è divertente.
      Grazie, Marta.

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  7. Le stagioni meteorologiche rimandano spesso alle stagioni dell’anima…

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    1. Oddio, non saprei.
      A me pare solo un gran luogo comune.

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  8. anch'io amo altre stagioni, odio l'afa, il cielo bianco, il sole pallido e maligno,l'aria immobile. Ma poi arrivano giornate come oggi, cielo azzurro solcato da nuvole veloci, una brezza che rinfresca, il sole che fa il sole, l'aria che si fa respirare e allora mi riconcilio con l'estate.
    ml

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    1. Dunque ti aggiungi anche tu alla lista di chi non tollera l'estate e i suoi eccessi. Forse siamo più di quanti io sappia immaginare.

      Oggi il cielo qui è stato latteo e soffocante come negli ultimi giorni. Non è mutato nulla. Tanto basta a non farmi riconciliare con nessuno.

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