15 luglio 2015

La noia dell'eterno

L'Onnipotente è vecchio; non è una cosa da nulla vivere in eterno.
Isaac B. Singer, La distruzione di Kreshev

L'esame era stato rimandato al pomeriggio. Non mi restava che aspettare. Ai giardini ci andai con un'altra studentessa lasciata in attesa. Parlavamo all'ombra degli alberi e di certo non ci aspettavamo una coppia di Testimoni di Geova pronti a divulgare il loro verbo. Ben vestiti, come sempre. Ben pettinati, come sempre. Maniere garbate e volantino pronto all'uso. Quello che tentò di parlarmi aveva occhi scuri e convinti. Il suo esordio fu scenografico: "Non ti piacerebbe vivere in eterno?". Mi venne da ridere, e spero non si sia offeso. "Ma scherzi? Pensa quanto sarebbe noioso sapere di non dover morire mai". Si allontanò perplesso.

[foto by MustValge]

22 commenti:

  1. Non sempre si allontanano, con i loro carretti pieni zeppi di grandi verità molto private e magiche, preziose e da regalare messe a paura e a trappola made in excelsis deo e delle quali detengono il copyright

    Ceccone, almeno, sfanga — la bocca piena — coi suoi foglietti al Bacioperugina e all'ovviamente

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    1. No, non sempre si allontanano.
      Lo fanno quando qualcuno mette in bilico le loro certezze.
      Solita storia, in pratica.

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    2. Quando gli fai notare che hanno sbagliato già un paio di volte la fine del mondo ci restano malino...
      però a me piacerebbe vivere in eterno.. certo non da vecchietto incartapecorito.. si divrebbe bloccare anche l'età.
      Ecco. Oggi andrebbe benissimo. ;)
      E non mi annoierei certo...

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    3. La determinazione della fine del mondo non appartiene a noi bipedi.
      Verrà decisa dal pianeta. Quando non ne potrà più della nostra presenza.

      Il problema è proprio questo: vivere a lungo non prescinde dal decadimento fisico e/o mentale. A molti piacerebbe vivere molto in condizioni più o meno perfette.

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  2. (Dai, per questo millennio commento già 2 volte...)
    Ho avuto una reazione identica con due testimoni di gheova (minuscole e storpiature volute), ma sono stato più drastico: ho detto loro (verbatim) "Matusalemme non arrivò al millennio perché ne aveva 2 palle così." Altro che perplessi: ci sono rimasti di simil-cioccolato...

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    1. Secondo commento!
      Dovremmo rivedere il tuo ruolo: da lurker a commentatore (un paio di volte al millennio o una volta a settimana, se ti va...).

      Insomma, sei stato ancora più velenoso di me. Li hai messi in fuga. Cattivone!

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  3. domenica mattina, suona il citofono:
    - chi è?
    - buongiorno lei non crede che con tutto quello che sta succedendo si stia avvicinando la fine del nostro mondo?
    - guardi il dottore è all'interno 5 suoni lì.

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  4. Sarebbe di una noia mortale, sicuramente. Però un duecento anni mi piacerebbe, forse.

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    1. Duecento anni!
      Davvero?
      Io, a volte, credo che aver superato i 40 sia già troppo...

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  5. Ne incontro diversi pure io. Due in particolare che ogni giorno passeggiano per il quartiere dove abito. La prossima volta, se mi parleranno di vita eterna gli consiglierò "le intermittenze della morte" di Saramago che ho in lettura. Chissà che non gli si apra un mondo sulle possibili conseguenze personali e della collettività in caso di vita eterna (in questo o in qualsiasi altro luogo*)

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    1. Ho letto anche io quel libro. Molto particolare, sì.
      Ma credo che non accoglierebbero il tuo consiglio.

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  6. Siamo già troppi su questa terra...ci mancherebbe pure la vita eterna

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  7. L'onnipotente è invidioso dei giovani.

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  8. C'è tanta gente che vive come se fosse "eterna"...

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    1. E' un "peccato" simile a quelli di cui parli nel tuo blog di recente.
      Non so quale, con esattezza.

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  9. No, sono arrivata arrancando al mezzo secolo... non riesco a pensare ad altri 50 anni così!

    Non posso dirottare quelle persone verso il più vicino psichiatra, mi sgorga invece un caldo invio ad espellere scorie solide.

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    1. Mezzo secolo è un buon risultato. Doppiarlo, ormai, non è impossibile.

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