C'è sempre una distanza che ripristina le dovute proporzioni. E non è neppure così assurdo notare che, visto da lontano, quel che pareva impeccabile, immutabile e perfetto si tramuti nell'esatto contrario. Se non peggio. Perché, in fin dei conti, non vi è nulla, o nessuno, di impeccabile. Né, tanto meno, nulla, o nessuno, di immutabile e perfetto. Servono occhi un po' diversi, un cuore sgravato e, per l'appunto, quella distanza giusta che rimetta l'incompiuto nella sua esatta posizione. E tutto avviene con una serenità che non t'aspettavi ed una leggerezza che ritenevi ormai trasudata e spenta. Avviene ed è una consolazione. Solo l'ennesimo ricordo da conservare e rispolverare di tanto in tanto.
[foto by MarcelaBolivar]
Come i quadri impressionisti. Sono belli visti da lontano...
RispondiEliminaQui non si tratta di vedere la bellezza, ma di scorgere l'autentica essenza di qualcosa o di qualcuno.
EliminaNel negozio equo-solidale vendono una maglietta con la scritta: VISTO DA VICINO NESSUNO E' NORMALE.
RispondiEliminaBeh, la trovo vera per svariati motivi, uno dei quali è quello che hai definito tu :-)
Ecco, sì.
EliminaIl principio credo sia lo stesso.
Basta allontanarsi da qualcuno per vedere davvero chi è. Perché da vicino potrebbe essere parso eccezionale.
Credo che ognuno debba ben regolare la ghiera con la quale ci mette a fuoco. Meglio di noi che, troppo spesso, usiamo una focale fissa.
Elimina(dal famoso principio della trave e della pagliuzza..)
Franco Battaglia, se ci pensi fare fotografie allena molto a trovare la distanza giusta, a mettere a fuoco, anche senza macchina fotografica in mano, poi alla fine :-)
Elimina@ franco: nel guardare noi stessi siamo spesso presi da troppa soggettività. Pensiamo di conoscerci a fondo, ma in realtà non è mai davvero così.
Elimina@ ogginientedinuovo: la metafora fotografica mi pare piuttosto pertinente e anche interessante.
Elimina(ammicco) ossantapace, e io sono miope!
RispondiEliminaAnche io sono miope.
EliminaMa certa distanza non è solo quella visiva. Anzi...
Vero: un po' di distanza serve a vedere bene l'insieme, non solo in senso visivo. A volte è utile anche il distacco emotivo e mentale.
EliminaE a volte lascio gli occhiali in tasca, così il mondo diventa un insieme di macchie colorate che posso ignorare.
Prendere le distanze da qualcosa o da qualcuno è, giustamente, il modo migliore per vedere meglio l'insieme, come scrivi anche tu.
EliminaSe lasciassi gli occhiali in tasta potrei non distinguere nulla... meglio evitare. Sarei pericolosa.
Da vicino nessuno è normale.
RispondiEliminaProprio quello che ha scritto ogginientedinuovo poco sopra.
EliminaAmo cio' che non e' perfetto, completo, la curva che non sara' mai cerchio. Trovo che mi assomigli.
RispondiEliminaml
Mi chiedo perché certe curve non possano mai farsi cerchio.
EliminaCi somigliamo? Non saprei dirti...
Non intendevo che assomiglio a te, ma alla incompletezza della curva.
RispondiEliminaPerdona l'equivoco. (le curve sono spezzoni, frammenti di cerchio, incompiutezze)
ml
Ah, ecco.
EliminaSorrido...
Avevo capito male. Scusami.