Noi, fatti di carne e pixel. Noi, che ci scriviamo per anni senza mai esserci guardati in faccia. Noi, che ci muoviamo in questa fluttuanza fatta di un cursore che batte e domanda voce. Noi, che a volte ci conosciamo meglio di chi conosciamo davvero. Noi, che ci incontriamo al mattino come fossimo parenti o colleghi o amici o vicini di casa su una paginetta che ci fa da colazione e giornale. Noi, che scribacchiamo post per parlare e parlarci col gusto imperterrito di voler comunicare qualcosa a chi vorrà leggerla. Noi, che ci vogliamo persino bene e ci manchiamo e ci cerchiamo e ci domandiamo "che fine avrà fatto". Noi, che della virtualità facciamo diletto, alla fine, di virtuale abbiamo ben poco.
[foto by PsycheAnamnesis]
Essere virtuali è un modo come un altro di esistere.
RispondiEliminaPenso sia solo una differente dimensione in cui esistiamo e comunichiamo e ci relazioniamo gli uni con gli altri.
E comunque non è detto che non ci si sia mai visti: molti si incontrano per bere un caffé oltre lo schermo.
Certo, si esiste anche nel virtuale. Anche.
EliminaE qualcuno va oltre il monitor, è vero.
Se vuoi bere un caffé nel tempo libero, fammi un fischio
EliminaSe dovessi venire di nuovo a Trieste ti avviserò e proverò a cercarti.
EliminaMagari passiamo prendere qualcosa nel bar in cui lavori. E chissà che non ci sia già venuta senza sapere che lì ci fosse l'Apprendista Nocchiero...
Tutto è possibile e difficilmente mi sorprendo di qualcosa.
EliminaSennò faccio io una trasferta. Come ho scritto più volte, amo viaggiare in treno (settimana prossima sono a Milano, per dire)
Va bene. Se capitassi da queste parti, fammi sapere...
Elimina"..e ci manchiamo". Ben detto. Ma anche incontrarsi è un tassello che fa bene. Disegna il sorriso, colora la luce degli occhi, esplora i toni di voce.
RispondiEliminaVoci e orecchie che sanno tanto di noi e noi di loro.
Sono più virtuali certe amicizie stanche, che non trapelano che abitudine.
Eh sì, ci manchiamo.
EliminaAbituata a leggere alcuni post più o meno regolarmente, tendo a preoccuparmi quando un blog si ferma. E mi spiace sempre molto quando un blog scompare o viene abbandonato a se stesso.
Certe amicizie reali, per stanchezza o per noia, hanno meno smalto di quelle virtuali.
…noi che sentiamo la mancanza di quelle persone che, senza conoscerle, “conosciamo” da tanto tempo e “incontriamo” tutti i giorni; noi che ci preoccuperemmo se una mattina non dovessimo più “vederle” nei nostri rispettivi blog…
RispondiEliminaProprio così.
EliminaCi preoccupiamo un po' quando mancano. E questo accade solo quando si tiene a qualcuno. Anche se non lo si conosce personalmente.
Hai dato forma anche ai miei pensieri :-)
RispondiEliminaPer me, in effetti, molte delle persone che incontro virtualmente, sono reali.
Lo sono anche per me.
EliminaAd esempio: tu non sei virtuale. Soprattutto perché spesso mi rivedo in ciò che scrivi.
E' un gioco di specchi, dunque: tu vedi te nelle mie parole e io vedo me nelle tue :-)
EliminaCi sono ancora, potrebbe andare meglio... ma anche peggio... ma ci sono ;-)
RispondiEliminaLo so che ci sei ancora.
EliminaProbabilmente non sei più qui. Non spesso, almeno.
Ma ci sei. Certo!
No, è che durante il giorno non riesco a postare ma solo leggere ^_^
EliminaE allora fallo la notte!
EliminaRido...
ah ah bandito =D
EliminaSpesso quando mi soffermo su un blog, o torno spesso a leggere o a commentare è perchè sento affinità con chi scrive. E' un modo più sottile di conoscersi ma è come se tra le righe passassero informazioni che di fatto non sono scritte nei post ma ti arrivano comunque come "il profumo" di chi scrive. Affini altri sensi per conoscere, anche se non ci fai caso finchè non ti soffermi a pensarci...
RispondiEliminaE' la grandiosità di chi vuole e sa leggere oltre. La bellezza di questo mondo (quello di chi comunica solo scrivendosi via web) sta tutta nel mettere in ciò che scrive (qualunque cosa scriva) le parti essenziali. Conoscere una persona per come e cosa scrive implica un'analisi che va ben oltre un paio d'occhi, un bel sorriso o un fisico perfetto.
EliminaQui la "bellezza" o il "fascino" devono passare attraverso le parole e attraverso le affinità che ognuno individua nell'altro. Non ci sono altri mezzi se non la propria capacità di comunicare.
Ti abbraccio, anche se virtualmente :)
RispondiEliminaProva ad immaginarlo: stretto, caldo e pieno d'affetto :)
posso provare anch'io? ^_^
EliminaRicambio l'abbraccio per te, Rebecca.
EliminaE abbraccio anche Riccardo, anche se non ho ben capito se l'abbraccio era per me o per Rebecca... sorrido.
Che bello: è vero. Ci voleva proprio un post a riguardo. È davvero una piacevolissima condivisione. Dai consigli, alle notizie, dalla cultura alle foto di ricette e dolci. Sorrido.
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