8 agosto 2014

Randagi

Polifemo ha la faccia da collie, il corpo allungato e le zampe corte. Lo chiamo Polifemo perché ha un solo occhio. L'altro deve averlo perso chissà come. Girovaga per le strade e sta dove vuole. A volte si affretta ma non rifiuta né una carezza né un boccone. Rognetta vive sui marciapiedi e si avvicina appena ai cortili di chi può darle qualcosa. La chiamo così perché quando è apparsa era malata e spelacchiata. Un tempo c'erano anche Bianco e Bianca, due giganteschi pastori rimasti coppia anche dopo essere finiti in canile. E poi c'era Spilla, una meticcia dagli occhi lucidi che ha partorito una nidiata di cuccioli che abbiamo tirato fuori da una fogna con immensa fatica.

[foto by katmacg]

20 commenti:

  1. Bar settimo. Non è che io ci abbia il domicilio qui dentro, ma è l'unico posto dove ho la connessione, capito? Tra un cornetto e l'altro -almeno tre vista la mia stazza- mi leggo sto post e mi viene quasi da piangere. Io non è che vada matto per i cani, ma detesto quella gente -solo italiana, mi spiace dirlo- che li maltratta e li piglia a sassate. Si divertono così.
    Randagi. Una parola sconosciuta in Germania, in Austria, in Svizzera e in tutti i paesi nordici. Perché chi ha una cagna gravida piazza i cuccioli prima ancora che nascano. Fanno la fila davanti alla porta per sapere quando arrivano i cuccioli e quando hanno due settimane se li portano in casa. Mai trovati cuccioli in una fogna, mamma mia.
    Se non lo si ama bisogna rispettarlo il cane, come creatura di questo mondo, utile, che si affeziona subito, che rimane fedele al padrone anche dopo che è morto, tornando sempre nei posti dove andavano insieme. Forse lo cerca.
    Cani, gatti, uccellini in gabbia -povere bestie- dovrebbero essere protetti da leggi, che magari ci sono ma vengono disattese all'italiana.
    Che futuro può avere questo paese?
    Pablo

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    1. Sì, mi hai già spiegato che sei in quel bar perché è l'unico posto in cui c'è connessione.

      Non mi sembra di vedere in giro gente che prende a sassate i cani. Non so quali parti d'Italia tu frequenti, ma temo che tu viva di qualche luogo comune di troppo. E' pur vero che ci sono randagi in giro e il loro numero aumenta nella stagione estiva, ma ti assicuro che anche qui (nella tristissima Italia) ci sono milioni di persone che amano profondamente i cani, i gatti, i cavalli, i pesci e tutte le altre creature e non si sognerebbero mai né di maltrattarli né di abbandonarli.

      Le leggi ci sono e prevedono anche pene molto severe. Tra l'altro ho sentito proprio questa mattina che si sta discutendo in Parlamento un provvedimento che dovrebbe limitare o evitare l'uso di animali per forme di divertimento umano. Come accade nei delfinari, ad esempio.
      L'ho scritto anche in altri momenti: se fosse per me non esisterebbero né delfinari, né zoo, né circhi, né pali di Siena, né Giostre, né corse di cani, cavalli e quant'altro.

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    2. Ragazzi che prendono a sassate cani? Non ne hai mai visti? Luoghi comuni? Tre anni or sono nella civilissima Cervignano, provincia di Udine, c'era una bellissima coppia di cigni che navigavano su e giù per il fiume Aussa. Il maschio era naturalmente più grosso e precedeva la femmina. Alcuni ragazzi lo hanno preso a sassate. Una pietra lo ha preso in testa e lui si è inabissato. La femmina mi dicono che fa ancora su e giù cercandolo.
      Siamo nel civilissimo Friuli, non in Lucania, Mia.
      Non c'è bisogno di andare nei paesini per trovare ragazzi, ma anche qualche adulto che tira sassi ai randagi, per il gusto di vederli scappare a gambe levate appena ti chini in terra.
      Fai la prova: se avvisti un randagio chinati a terra come a raccogliere un sasso e vedi il fugone disperato della povera bestia.
      Vuol dire che di sassate ne ha ricevute millanta.
      Le leggi italiane fanno ridere. Ce ne sono per tutte le sciocchezze, ma tutti fanno i loro comodi, al punto che i turisti stranieri arrivando in Italy si sentono autorizzati a fare quello che a casa loro non farebbero mai.
      Questa mattina la TV ha dato notizia di gente che a Milano vive in case popolari, che non può andare in vacanza altrimenti al ritorno trova la casa occupata da abusivi. Non solo zingari, ma anche italiani. Questa è la nostra nazione. Non è difendibile. E il nostro Rodolfo Valentino, capo di un governo mai eletto dal popolo, se ne va in giro a fare il piacione e a raccogliere applausi, mentre le aziende chiudono al ritmo di mille al giorno, dati ufficiali.
      Neanche per me dovrebbero esistere gli zoo. È inumano e serve solo a fare cassa per il Comune.
      Ciao. Pablo

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    3. Mi è capitato una sola volta di vedere un ragazzino che prendeva a sassate un cane. C'era la neve. Stavo guidando. Mi sono fermata, sono scesa e ho rimproverato duramente quel ragazzino. Non ha osato fare un fiato.
      Un'altra volta ho inveito contro un tizio che stava picchiando il suo cane con un bastone per punirlo di chissà quale cattiva azione. L'ho sgridato per bene e nemmeno lui ha fatto un fiato. Mi ha tolto il saluto per un bel pezzo, poi si è limitato a trattarmi con estremo rispetto.

      Gli incivili, purtroppo, sono ovunque. Immagino che capitino cose del genere anche in altri "civilissimi" Paesi. Ci sono randagi pericolosi dai quali ci si deve difendere. Sono quelli che si raggruppano e fanno branco tornando quasi ad uno stato selvaggio. Sono piccoli lupi ma lo sono diventati per la stupidità delle persone.

      Adesso passare dai randagi alle occupazioni abusive mi sembra azzardato. I problemi di vivibilità che esistono in Italia sono tanti e anche molto gravi. Siamo indifendibili. Ma se non ricordo male, non molto tempo fa, hai insistito con veemenza sul tuo "essere" italiano. O sbaglio?
      Sei parte di questo Paese, evidentemente.

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    4. Sono italianissimo e ci tengo, ma questo non significa giustificare le nefandezze quotidiane del mio paese. Si è italiani per nascita e per elezione, scelta che si fa da piccoli. Si rimane italiani anche in mezzo ad altre popolazioni, perché il sentimento resta dentro malgrado tutto, ma proprio per questo mi fa male vedere gli immensi casini che i miei connazionali collezionano quotidianamente. Colpa di chi ci ha governato? Colpa della mafia? Colpa dei preti? Colpa nostra, che non ci ribelliamo mai, solo cerchiamo di scivolare tra una legge e l'altra come anguille, mai opponendo rifiuti a chi ci fa vedere strade e stradine nascoste per eludere gabelle e fare profitti. Tanto fanno tutti così, è il luogo comune. Scendere dalla macchina per redarguire un ragazzino che tira sassi a un cane, ottima cosa. Rimproverare un vigliacco che picchia il suo cane, certamente ben fatto. Ma sei un esempio solitario e forse ce ne saranno qualche decina come te. E non venirmi adesso a dire che sono molto più di quel che pensi, perché conosco il mio paese bene quanto te, ma non mi faccio illusioni.
      Quindi lo ripeto senza veemenza: Sono italianissimo, ma le porcate le vedo benissimo e le denuncio. Mai coprire per amor di patria, Mia.
      Pablo

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    5. Nessuno giustifica le nefandezze italiane. E' solo che molto spesso le persone si mettono sul pulpito ad additare e scaraventare la colpa dei mali del mondo sugli altri, ma non fanno molto per cambiarlo un po' quel mondo. In maniera impercettibile, forse, ma significativa.
      Oltre alla denuncia (che serve fine ad un certo punto) sarebbe meglio "fare" ciò che si predica.

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  2. I pastori tedeschi e abruzzesi sono i miei preferiti. Mi danno una sensazione di tenerezza infinita...

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    1. Io sono abruzzese e di pastori qui è pieno. Soprattutto nelle zone di campagna. Molti restano randagi, altri vivono con i pastori e le pecore. Sono cani meravigliosi ma molto, molto aggressivi. Se se ne incontra uno è opportuno allontanarsi in fretta, soprattutto se sta proteggendo il suo gregge.

      Il mio "fratello" cane era un pastore tedesco. Si chiamava Dick. Un cane meraviglioso che ho amato ed amo visceralmente. E' stato con me per 14 anni. E penso a lui molto spesso.

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    2. Anche io ho avuto un fratello cane, amato come me stessa.
      Poi ho avuto molti conviventi straordinari e ora ho una 'bimba' che amo da morire.
      Per una volta d'accordo.
      Ciao.

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    3. Per ragioni di spazio non posso avere un cane. Non mi sognerei neppure di far vivere una creatura in un appartamento. I cani hanno bisogno di spazio. E soffro terribilmente quando vedo e incontro cani di grande taglia costretti a vivere in appartamenti striminziti di città. Povere bestiole!

      Oltre a Dick, negli anni, ho avuto la fortuna di avere anche alcuni gatti: spettacolari.

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  3. i randagi se li incontro in bici nei boschi mi danno qualche preoccupazione (eufemismo!)
    :-)
    ml

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    1. Sì, la danno anche a me di solito.
      Infatti serve molta attenzione.
      I randagi di cui parlo nel post, invece, hanno mantenuto il loro lato "domestico" e non danno fastidio a nessuno.

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  4. qui tanti gatti .. i cani randagi mi hanno sempre un po' intimorito, ma ne ho sempre visti pochissimi

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    1. Forse vivi in una di quelle città o cittadine che provvede ad "accalappiare" i cani randagi. O a sterminare le colonie feline?!

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    2. vivo nel centro storico cittadino e solitamente i cani randagi si fermano nelle periferie ... per i gatti invece è stata promossa una campagna di sterilizzazione che ha gradualmente decimato le colonie. con buona pace dei topi che adesso hanno campo libero :(

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    3. Nel mio paese i randagi entrano anche nel centro storico. E i gatti non li sterilizza nessuno: ce ne sono alcuni che somigliano a delle piccole linci.

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  5. Questo paese ha chiuso con il suo futuro, non capisco di cosa stiamo parlando. QUESTO è finito da tempo, l'altro, il prossimo non lo vedo ma dovrebbe esserci credo. I randagi come gli uomini non sono tutti uguali, un branco un paio di anni fa straziò un ragazzino nelle campgne della mia isola, un altro mutilò una turista che faceva jogging sul litorale vicino Ragusa.
    Tu hai scritto un romanzo bellissimo e complesso in poche righe da par tua ma è solo una delle molte dimensioni del randagismo, Scrivere dei randagi animali è meglio che farlo con i medesimi tipi umani e fa stare meglio. L'Italia è piena di randagi in giacca e cravatta o in tailleur e tacco 15.

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    1. Andresti molto d'accordo con Pablo, a quanto leggo.
      Uomini e cani. Si somigliano molto più di quanto si possa immaginare.
      Lo dico per esperienza personale.

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  6. Non 'ho molto a che fare con cani e gatti, ma il mio vicino ne ha tre trovatelli raccolti per strada, e ammiro e ripetto la sua passione, la dedizione e il sacrificio. Io non ce la farei.

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    1. Io amo avere a che fare con cani e gatti. Ne ho avuti alcuni nella mia vita. Sono come dei bambini: ti danno preoccupazioni e responsabilità, ma ne vale sempre la pena.

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