16 luglio 2014

Scrivimi un post

Non ho idee illuminanti, oggi. Ecco perché chiedo a chi passa e a chi vuole di scrivere un post al posto mio. Qualcosa di breve, come piace a me. Su un argomento qualsiasi, come piace a te. E se un post non l'hai mai scritto non ci sono problemi: puoi sempre inventare o arrangiarti come meglio credi. Il post rimarrà sempre qui e, in ogni caso, puoi sempre venire a prenderlo, copiarlo e portarlo via. Un post fatto di altri post. A me sembra divertente. Capisco la perplessità e la stranezza della mia richiesta ma oggi non ce la faccio proprio a trovare un'idea migliore. E, in fin dei conti, quest'idea non è proprio così cattiva. No?

[foto by Balakov]

18 commenti:

  1. Ma proprio oggi che mi sembrava di cogliere tutti i pensieri dei mille passeggeri che affollavano la metro con me, ora mi vado a rubare anche i post dei miei amici di rete? Bell'idea e bella condivisione... chissà che anche nel resto del mondo non si inizi a condividere... post, spazi, terre e.. pace. Senti chi parla poi, io che banno pure gli anonimi.. ;)

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    1. Non devi rubare i post dei tuoi amici di Rete... mi sa che non hai letto bene il mio post.

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    2. Hai ragione. Ma era un rubare immaginifico, come lo spulciare - non scorto - i pensieri di altri sulla metro. Del resto, come tu stessa specifichi nella replica, il post l'hai bello che fatto (e anche illuminante)

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  2. Lo intitolerò "CADUCITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA".
    In molte zone dell'Europa centrale -Svizzera, Austria, Germania, Francia zona Alsazia- si sono abbattuti alcuni giorni fa violentissimi temporali e nubifragi. Nelle province francesi la corrente elettrica è miseramente caduta e c'è stato un black out di oltre mezzora, lo stesso che avviene comunemente da noi per ogni coppia di fulmini, e sto parlando dell'Italia del Nord, Veneto e Friuli per intenderci. In Svizzera tutte le luci sono rimaste accese, così pure in Austria e naturalmente in Germania. In Italia, come in Francia -siamo cugini affettuosi no?- le Compagnie assicurative non danno alcuna copertura per danni causati da fattori atmosferici. In Germania e Austria basta scrivere una formuletta: "caduta della corrente elettrica in seguito a fattori atmosferici" e la Compagnia paga i danni. Ma noi nel nostro Bel Paese siamo proprio i più cretini di tutti? Cos'è che non funziona nel nostro tanto lodato "sistema Italia"? E non tiriamo in ballo la Mafia e le varie affiliazioni mafiose, che qui proprio non c'entrano niente. Siamo semplicemente stupidi e impotenti perché rincorriamo sogni e non badiamo al concreto. Siamo italiani, insomma, e basta.
    Pablo

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    1. Questo più che un post mi pare una denuncia.
      Dalle mie parti, nonostante non viva di certo nel florido ed evoluto nord, la corrente non va via troppo facilmente. Neppure se diluvia o viene giù una tempesta.

      Nel "sistema Italia" si fa prima a dire cosa non va: praticamente tutto!

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  3. Più ti concentri sul dettaglio più ti sfugge una visione globale.

    Non sono propriamente sicura di aver messo a fuoco le cose. Almeno come gli altri vorrebbero.
    Ed io cosa vorrei? Può quella cosa definita per brevità e comodità - crisi - essere invece l'inizio di un cambiamento, e/o di una consapevolezza chiara, come fosse illuminata della luce migliore per una foto perfetta. Approssimazione, Stilizzazione, tratto leggero. Non lo faccio di proposito, ma è solo che quando penso al futuro mi monta su una stanchezza tremenda. C'è certamente un limite alle preoccupazioni di cui posso farmi carico. Se spulcio le preoccupazioni perdo di vista l'insieme. Allora prendo le misure, prendo le distanze, strizzo chi occhi, altero il senso e me ne fotto. (ops)

    hanabeldirà

    http://hanabeldira.deviantart.com/art/Fuori-Fuoco-468458719?ga_submit_new=10%253A1405512465

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    1. Ecco, questo sì che è un gran bel post.
      Ottimo hanabel.
      Non hai mai pensato di aprire un blog?

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    2. no, non ci ho mai pensato. Anche perché devono prima riconoscermi lo stato di rifugiata emotiva

      hanabeldirà

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    3. Secondo me dovresti pensarci.
      E, ovviamente, dirmi dove eventualmente andrai a crearlo!

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  4. Oddio. Credo di essere la persona meno adatta...e questo non lo credo solo io. Però ti sono vicino ed approvo la tua iniziativa: l'idea, come tutte le tue idee, mi piace.

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    1. Non è vero: ti ricordo che per diverso tempo hai avuto un blog. E di post ne scrivevi eccome!

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    2. Sì, ne scrivevo...ma che facevano schifo.
      Rido :-)

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  5. ASPETTIAMO UN BAMBINO
    Sì. Mia moglie ed io aspettiamo un bambino!
    Siamo seduti sotto l’unico frondoso albero di albicocche del nostro giardino. Ci teniamo per mano. Lei ha il respiro leggermente affannoso.
    Quante foglie sull’albero! Ormai sono rimasti gli ultimi pochi frutti. Spande una piacevole ombra; la sua chioma ci dà una deliziosa frescura e ci nasconde allo sguardo di chi viene da fuori.
    A tratti ci guardiamo negli occhi, io e mia moglie. Io leggo nei suoi un’aspettativa trepida. Lei nei miei legge una ferma certezza. È un maschio! Sarà bello o brutto? Che importanza ga? Ci sembra di conoscerlo. Saprà mai con quanta ansia lo stiamo aspettando? Forse non potrà mai immaginarla!
    Verrà presto. Manca poco.
    Di solito viene sempre a quest’ora a rubare le albicocche dall’albero. C’ho un badile a portata di mano. Un badilata in faccia, gli devo cancellare i connotati, per giove!

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  6. Parole sparse durante la Provenza. Pedali affaticati eppure allegri, plumbago, oleandri, ibiscus costeggiano le mie vie sterrate, crinali, strapiombi, creste in saliscendi, coro di cicale, poiane silenziose, contorti olivi e roverelle nude cui hanno appena tolto il sughero come sfilare la gonna alle ragazze. Qui nulla e' fuori posto, spazio sconfinato di roccia bionda, il verde delle piante fino all'orizzonte e laggiu il cielomare di cobalto. Qui l'uomo e' assente, piu' che giustificato quasi benedetto per non aver fatto scempio della bellezza naturale.
    ml

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