8 aprile 2014

Parole di cipria

Le parole di cipria sono solo polvere che luccica. Pochi istanti di gloria e null'altro. Si soffiano tra le labbra e non lasciano che un'impalpabile traccia di lieve pallore. Spariscono. E lo fanno in fretta. E lo fanno sempre. Le parole di cipria non implicano e non mettono radici. Sorvolano le attese, levitano nello spazio, trascurano il tempo. Forse si gonfiano di noia e qualche volta inciampano in sassolini di speranza. Chi immagina di trovarvi degli appigli o qualche ombra sbaglia di grosso. Le parole di cipria incarnano l'evanescenza perché non hanno anima né corpo. Bellissime e sublimi ma atrocemente fatte di nulla.

[foto by OnurY]

4 commenti:

  1. non so perchè ma penso a un libro di Fabio Volo di cui lessi distrattamente qualche pagina in una sperduta libreria

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    1. Non ho mai letto Fabio Volo. Ed immagino che non lo leggerò mai. Non è esattamente nelle mie corde e neppure nelle mie intenzioni.

      Ma se tu dici che questo post dedicato alle parole di cipria (o parole inutili e vuote) ti ha riportato a quelle pagine di Volo, chi sono io per contraddirti?
      Sorrido...

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  2. In modo molto più prosaico, oggi si chiamano "aria fritta'.
    La tua definizione è più elegante ma il loro significato è identico : ZERO.
    Cristiana

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    1. Aria fritta.
      Esattamente...

      Io ci ho messo di mezzo la cipria perché mi pareva un'immagine più elegante, ma il senso è lo stesso, cara cristiana!

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