4 marzo 2014

La sindrome del bastian contrario

La retorica di chi si schiera contro la retorica è patetica come tutte le retoriche. Non porta alla luce quasi nulla di nuovo né di dialetticamente interessante. Che ogni testa sia un mondo è cosa risaputa ma che quel mondo sia degno di nota e, quindi, debba essere spiattellato dove capita è quanto meno discutibile. Essere contro per principio non ha alcun senso, per quel che mi riguarda. Critiche e giudizi sono ottimi se richiesti e se portano da qualche parte. Se sprofondano nella bieca ostilità o nella censura più ottusa non fanno che appiccicarsi alla noia del già visto e già udito.

[foto by parablev]

39 commenti:

  1. Come commentare un testo del genere se non con un "io pensavo che tu si loica fussi", quindi chiosando con un "non posso che sottoscrivere quanto tu asserisci". Aggiungere un minimo concetto, un concettucolo, equivarrebbe per esteso a dare una mano alla sindrome del bastian contrario, che in questo caso potrebbe chiamarsi la sindrome dell'ultima parola, sindrome del commento forzato, ad ogni costo, come a documentare la propria presenza con un applauso o con una fischiata, così tanto per fare qualcosa.
    E anche questa è retorica, gira gira, ahi ahi ahi....

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    1. Cosa vuol dire "tu si loica fussi"?
      Scusa l'ignoranza...

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    2. Memento Dante. Nell'Inferno quando incontra un diavolo che gli fa una dissertazione molto complessa egli dice: "io non credea che ei si loico fusse". Non sei ignorante, solo smemorata.

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    3. A dire il vero non la ricordavo affatto.
      Per questo ho fatto qualche ricerca.
      Il verso corretto è questo: "forse tu non pensavi ch'io löico fossi". Verso 123, Inferno, canto XXIII.
      E' una frase che il diavolo rivolge ironicamente a Guido.

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    4. Vedi tu che confusione? A me pareva che fusse lo diavolo a loquere ma non volevo dire sciocchezze. Tu però hai fatto benissimo a documentarti. Io anche volendo non avrei potuto, perché da quando sono traslocato non ho più idea dove siano andati a finire i miei vecchi testi di italiano, latino e greco. Sicuramente in qualche cassetto giù in cantina, che è talmente piena di cose dal dissuadermi di fare qualsiasi tentativo.
      Sono io a questo punto che devo ringraziare te. La prossima volta ti mando un uazzep!

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    5. Non serve mica avere i volumi cartacei de "La Divina Commedia" sotto mano.
      Esiste Internet!
      Un copia e incolla, qualche click e tutto è chiaro.

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  2. Fin troppo evidente la stupidità dell'essere bastiancontrari in automatico, "a macchinetta", cioè conformisti dell'anticonformismo. Detto questo, in un mondo dominato dall'imbecillità e dal pecoronismo, i bastiancontrari sono preferibili nel 99% dei casi... :)

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    1. Acutissimo, Nick! Questa mi era sfuggita. Sì, nel mondo attuale o si è "tra color che son sospesi", cioè i pappamollaccioni, o si è pecoroni e leccaculo, o si è bastiancontrari. In questo caso mi schiero tra costoro, a furor di giramento di budella!
      :-)))

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    2. @ Zio: non so chi sia peggio, sinceramente. Personalmente eviterei sia i bastiancontari "a macchinetta", come li definisci tu, sia gli imbecilli e i pecoroni. D'altro canto ho la sensazione che, sempre più spesso ed un po' ovunque, anche fare i bastian contrari sia un atteggiamento portato avanti con molta imbecillità.
      In sostanza: le due mostruosità si sommano. Ed è un disastro!

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    3. in un mondo poi dove tutto si degrada, a volte si definisce bastian contrario chi ha un solo po' più di senso critico della media e non si accontenta della mediocrità diffusa che in tanti definiscono bella e buona, sia quando ci credono che quando lo raccontano a sè stessi per regalarsi del comfort e dell'entusiasmo a buon mercato. Nella voce dei "bastiani" c'è spesso anche un bel pezzo di verità, scomoda per chi si accomoda

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  3. "Essere contro per principio non ha alcun senso"...
    purtroppo siamo circondati.

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    1. C'è chi su questo principio ha fondato un movimento politico!

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    2. e questa è una di quelle cose che preoccupano...

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    3. di quale movimento politico parli?

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    4. Non mi risulta che il m5s sia stato fondato per essere contro a prescindere ma per ovviare ad una serie d'incongruenze della nostra politica.
      Mi sembra un'analisi un po' troppo superficiale asserire che siano contrari per partito preso, a qualsiasi cosa, ma capisco che potrebbe essere dovuta a una scarsa o farlocca informazione.

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    5. Oh, una grillina!
      Era ora.
      Ho già esposto la mia opinione in merito ai 5 Stelle in più occasioni qui. Ma forse eri distratta.
      L'Informazione non è né scarsa né farlocca, ti assicuro.

      Non vi sono dubbi, per quanto mi riguarda, sul fatto che Grillo e i suoi adepti si beino del loro essere contro a prescindere. Lo hammo dimostrato e lo dimostrano ogni giorno e in ogni occasione. Sono nati per? Ricordamelo... ah, ecco, "mandarli tutti a casa".

      Nulla di più retorico, populista e, quindi, patetico. Non credi?

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    6. Parti dal presupposto che ho molto rispetto delle opinioni altrui.
      Non m'interessa far cambiare idea a chi la pensa diversamente.
      Non è il mio mestiere, neppure la mia religione.
      Credo che ognuno di noi, sia abbastanza grande per decidere e farsi un'opinione.
      Mi preme solo che sia avallata da un'approfondita informazione.
      Io non trovo retorico, tantomeno patetico, cercare un modo per cambiare lo stato delle cose.
      Ma tu hai la libertà di pensarlo.

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    7. Cambiare appunto! E qui siamo tutti d'accordo, tutti meno voi. Bravissimi nel farlo a chiacchiere e a parolacce, ma coi fatti, amore_immaginato, nisba. Ogni volta che vi si presenta l'occasione di muovervi e di mostrare ciò che sapete fare voi glissate e fuggite. Troppo facile dire: è tutto sbagliato, è tutto da rifare. Bisogna far vedere -coi fatti, assumendosi le proprie responsabilità- di voler fare veramente qualcosa di costruttivo e non solo distruttivo. Ma credo che non ne siate capaci. E poi quel patetico del vostro mentore, che chiede di avere il governo, lui e Casalegno, per dimostrare cosa? Come si debba obbedire agli ordini?
      Credere, obbedire, combattere.
      Non lo avete inventato voi né i vostri due duci, ma un altro Duce.
      Non sentiamo il bisogno di queste copie fasulle, amore_immaginato.

      Scusa Euri, ma a me viene l'orticaria quando sento puzza di grillini, scusa l'intrusione.

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    8. puzza di grillini?
      Mi parli come se mi conoscessi, come se io fossi il movimento...
      Questa tua mancanza di rispetto nei miei confronti, oltre ad essere inopportuna è di un'alterigia devastante..
      Quasi all'altezza di chi tanto disprezzi

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    9. Ti conosco solo per quello che affermi e per come lo affermi, né voglio conoscerti meglio.
      "Puzza di grillini" è un'espressione legata al mio dialetto, che è il romanesco, e non significa che tu o i grillini puzziate, equivale a "sentir odore di qualcosa o di qualcuno", espressione italiana, che vuol dire appunto quando sento di essere in presenza di.
      Non ti ho mancato di rispetto e quindi non mi scuso. La mia non è alterigia, ma arroganza, quella degli uomini che viaggiano qualche metro sopra la testa degli altri. Tu piuttosto bada alla tua salute, se reagisci come una vergine offesa per parole senza acredine quale erano le mie, sei messa male coi nervi.
      Per tua conoscenza io sono alla mia altezza, non alla bassezza dei tuoi due capi, e mi ci trovo benissimo.
      Devo comunque farti i complimenti perché ti sei scelta un nome azzeccatissimo: sei un amore assolutamente immaginato. Cos'altro c'è di immaginato in te?

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    10. quanto devi essere solo, pover'uomo.
      Dall'alto della tua supponenza pensi di avere in tasca la verità e la vita, sia tua che degli altri.
      Con i miei nervi sono messa benissimo, sono in pace con me stessa, mi confronto, almeno ci provo, e non trascendo offendendo gratuitamente.
      Il mio nick ha una storia che tu non puoi conoscere eppure ti permetti di giudicare.
      Credi di essere così sopra gli altri?
      Giaci nella tua illusione e abbandona il dialogo con me.
      Fossimo nel tuo blog, ti avrei abbandonato senza problemi, ma in casa d'altri, bisognerebbe avere la dignità del rispetto per i suoi ospiti.

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    11. @ Amore_immaginato: non entro nel merito dello scambio tra te e Vincenzo. Sono questioni vostre.

      Prima di tutto chiedo scusa per i refusi nel mio precedente commento, ma stavo scrivendo da cellulare e qualche lettera è andata a farsi benedire... pazienza.

      Non trovi retorico che qualcuno provi a cambiare le cose. Neppure io, ad essere sincera. Trovo molto retorico il "come" i Cinque Stelle dicono di volerlo fare, considerando che fino ad ora non ho visto particolari "fatti" arrivati dai pentastellati. A parte le solite becere offese rivolte a chiunque non sia sulla loro stessa frequenza d'onda. A parte l'espulsione di persone elette nel M5S che, semplicemente, hanno osato dissentire o esprimere qualche perplessità sui metodi del "grande capo".

      Da un "movimento" del genere non posso aspettarmi nulla di buono né, tanto meno, dei cambiamenti per il meglio. Mi aspetto solo quello che vedo: incompetenza, populismo, insulti e perenni affronti ai principi democratici.

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    12. @Euri. Forse ho ecceduto in casa tua, ma non sopporto la falsità, come tu ben sai. Comunque ti chiedo per essermi lasciato andare.

      @ amore_immaginato. Pensavo fosse conclusa. Non ho niente da discutere con una persona come te, ma se vieni sul mio blog è naturalmente diverso. Non so se ne hai uno ma non verrò, non saprei cosa dire. Amen.

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    13. @Euri. manca una parola, scusa, ma l'avrai capito.

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    14. Non posso non notare ogni volta che incappo in queste lotte di parrocchia, di fede politica (in questo caso contro il M5S) la stessa faziosità e l'argomentare a slogan di molti che, altrettanto aprioristicamente e pregiudizialmente, sono favorevoli a quel movimento.

      Poi si può anche ridurre allo slogan "visto che io e te siamo così mostruosamente diversi e incompatibili io dico che il diverso / il bastian contrario sei tu".

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    15. Ognuno è diverso da qualcun altro. Chiaramente.
      Essere bastian contrario è un passaggio ulteriore, credo.

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  4. Pensare con la propria testa, non conformarsi alla massa, non accettare il pensiero comune solo perchè è "più facile" e difendere la proprie idee ed essere ipercritici verso se stessi, significa o non significa essere retorici?
    Un saluto
    Xavier

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    1. Pensare con la propria testa è una virtù pregevole, ammirevole, necessaria. Pensare: già basta.
      La retorica è quella che nasce da chi non pensa con la propria testa, ma si limita ad assorbire idee e pensieri altrui senza alcun spirito critico.

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  5. Sarebbero state questioni nostre se si fosse trattato di un confronto, anche animato,ma il fatto che tu permetta che nel tuo spazio ci sia posto per offese lanciate gratuitamente all'indirizzo di una per lui perfetta sconosciuta, mi fa dedurre che ci sia condivisione e che quindi mi reputi falsa e aleatoria come il tuo cafonissimo e sprezzante ospite.


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    1. Vincenzo Iacoponi (non si dovrebbe scrivere Jacoponi?) è una persona che si appassiona e ciò lo porta, a volte, ad affrontare dei nemici invece che degli interlocutori.

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    2. Non sono di origine tedesca quindi il mio nome si scrive con la i iniziale. Non credo nel mio primo intervento di aver fatto altro che esporre le mie idee in modo succinto e soprattutto pacato. Ho spiegato alla signora il valore dell'espressione "sentir puzza di", che tanto l'aveva colpita. Negli interventi successivi mi sono limitato a seguir la corrente senza trascendere. Non assalto nemici, non ne ho. Non posso sentirmi alla stessa altezza di una superdonna che dà del cafone a chi cafone mai fu.
      Solo per puntualizzare, non per amor di polemica.

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    3. @ Amore_immaginato: partiamo dal presupposto che tu e Vincenzo siete due persone maggiorenni e vaccinate. Consideriamo il fatto che non siamo all'asilo d'infanzia e che non faccio la maestra né il carabiniere. Potete gestirvela come meglio credete. A me non interessa il "modo". Ovviamente se i commenti dovessero riempirsi di parolacce o volgarità varie, mi darebbe fastidio. Ma non mi sembra questo il caso.

      Ognuno di voi si prende la responsabilità diretta di ciò che scrive. Ci mette un nome (o un nick) e una faccia (o una foto). Non ne rispondo io. Vincenzo sa quel che ha scritto. Tu sai quel che hai scritto. Amen.

      Qui si discute, si litiga, si dissente, ci si confronta. Senza molte censure. Visto che voti Grillo dovresti conoscere alla perfezione le implicazioni, buone o cattive, della comunicazione via Internet. E dovresti cavartela a prescindere.

      Ah, giusto per precisare: non ti reputo né falsa né aleatoria. Non l'ho mai fatto, mi pare.

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    4. quindi hai dedotto, come il tuo buon amico, che siccome ho disquisito sul m5s io sia grillina e voti il movimento.
      Non ti dico che è vero, neppure che non lo sia, del resto come mi faceva notare il signore di cui sopra, non sono affari che vi riguardino, ma le implicazioni della rete e la sua comunicazione, le conosco a causa di dieci anni di blog e non per Grillo.
      Certo che me la cavo, pensavo solo fossi una padrona di casa più attenta

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    5. Potresti aver votato Grillo. Potresti non averlo votato.
      In effetti sono affari tuoi.
      La deduzione era legittima, considerando la tua risposta.
      Se vuoi giocare sull'equivoco, fai pure. Ognuno si diverte come può,

      Sono una padrona di casa, per l'appunto, non un buttafuori.
      Ripeto: siete due adulti, non avete bisogno della tata.
      Se conoscessi veramente le implicazioni della comunicazione via Internet, avresti preso il tutto con maggiore leggerezza. Senza farne un caso di Stato.

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  6. > Non sono di origine tedesca

    Fino all'inizio del secolo scorso, la 'i lunga' alias jota era usata per distinguere la i semiconsonantica, prima degli jati, dalla i
    Jole, Jonio, Jacopo, jodio, Jano, etc.
    :)

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    1. "Fino all'inizio del secolo scorso".
      Appunto: io sono nato 34 anni dopo l'inizio del secolo.

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    2. Egregio signor Jacoponi,, io ho amo visceralmente quelle finezze, specie se premoderniste, antimoderniste.

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    3. Egregio amico viandante, si decida sul tempo verbale e scelga tra presente e passato prossimo. Vuole poi essere così gentile da spiegare in che cosa consistano il premodernismo e l'antimodernismo, possibilmente in meno delle usuali 45 righe con cui parla e straparla? Le saremmo tutti grati noi normali.

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