4 gennaio 2014

Hemicephalgia

La cervice grida stridula il suo strazio cobalto. Stamattina so già che sarà un giorno mosso dal pulsare plastico e dolente di tempie e palpebre. L'emicrania inizia sempre così. Fin dall'istante in cui sciolgo gli occhi attorno al primo anello di luce. Per fortuna l'inverno mi risparmia il fruscio osceno di un sole che non potrei tollerare. Sta lì, il gigante guerriero, sotto un mantello di nubi pallide e strappate. Non verrà e mi lascerà ad occhi socchiusi. Persino pensare sembra produrre aspri cigolii. Per cui farei meglio a mettere a tacere ogni pensiero. Fino a domani, almeno.

[foto by DenisOlivier]

24 commenti:

  1. Conosco sto strazio, non direttamente perché non ne ho mai sofferto ma indirettamente, che è peggio, per via di Anna Maria che ce l'ha a rate, ben distribuite nell'arco addirittura di una giornata.
    Cose che tu dici perfettamente (niente sole, niente rumori, niente di niente e soprattutto niente marito nelle immediate vicinanze) le conosco ahimé da un mezzo secolo. Da giovane ho avuto il sospetto che a volte fossero artificializzate ste emicranie, ma adesso so che le vengono e basta.
    Il sole cacciato sotto un mantello di nuvole, la notte che alimenta pulsazioni dolorose, come stanotte che non si è dormito, perché come può dormire un uomo se la sua donna si arrotola alle lenzuola vicino a lui?
    Il pensare produce cigolii e sfasature, più quelli che queste, ma tutte e due fanno male. Prendi la macchina, soffri e vai verso la Maiella. Vedrai che appena superi i 600 metri e che sarai scesa a respirare l'aria freddissima a pieni polmoni l'emicrania scompare. Ti resterà un bel "rifreddore", sempre meglio del mal di capoccia o della cervicale.
    Coraggio Euri, siamo tutti con te quelli che ti vogliamo bene.

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    1. E invece ho dovuto fare duecento cose, oggi. Quelle che mi serve fare nei giorni in cui posso. Nonostante il gran mal di testa.
      Mi spiace che tua moglie patisca la stessa sgradevole sofferenza. Dille che la capisco perfettamente. E capisco un po' anche te!

      Comunque per me sarebbe più facile raggiungere il Gran Sasso. La Maiella è un po' fuori mano. Inoltre vivo già in un posto che è a 700 metri di altitudini e respiro aria più che fresca. Risultato? Nessuno.

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  2. Di recente una notizia di provenienza medico/scientifica. Mentre fino ad oggi si è sempre adottato il mal di testa come motivo per sottrarsi a copule malvolenti, ora pare che fare l'amore sia un ottimo espediente per contrastarlo: provare per credere.

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    1. Ok.
      Dovrò provare... anche se quando hai l'emicrania non riesci a fare praticamente quasi nulla.

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  3. Quando ho letto "La cervice grida stridula il suo strazio cobalto" ho pensato si trattasse di un rapace notturno.

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    1. Un rapace notturno dalle piume cangianti.
      Rovista allegramente all'interno del mio cranio. Si bea della mia sofferenza e affonda i suoi ferini artigli tra il mio collo e le spalle.
      Orrida creatura!

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  4. pure io ho avuto un attacco di emicrania/cervicale al ritorno dalle vacanze.
    c'è solo una droga legalizzata che me lo fa passare, il MIGPRIV, ma le farmacie della brianza ne erano in quei giorni sprovviste (!!) e non mi è restato che soffrire stoicamente per due giorni.
    Spero meglio per te.

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    1. Io ce l'ho senza esser stata neppure in vacanza!
      Il Migpriv non lo conosco. Dovrò provare a chiedere in giro.

      Spero che domani sarà finito.

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    2. avevo inteso che eri a Roma!

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    3. Sì, ma a Roma ci vado costantemente. Per cui non la considero una vacanza.

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  5. mentedanzantealiascoriandolooooo5 gennaio 2014 alle ore 15:22

    riconoscere i primi sintomi della vecchiaia è un po' come incontrare un bimbo che muove i primi passi, le sue facce strane delle prime pappine... ogni acciacco è da accogliere con lo stesso stupore, diventerà col tempo un fedele compagno di viaggio :)

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    1. A dire il vero l'emicrania e il mal di testa sono compagni di vita che mi porto dietro fin da quando ero una ragazzina. Quindi non sono difetti della mia vecchiaia. Anzi.
      Lo stupore lo riservo a situazioni ben più piacevoli e sorprendenti. Mai al dolore. Se permetti.

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    2. Si, si lo permetto...
      Era un commento ironico.
      Se permetti.
      ciao :)

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    3. Guarda che l'avevo capito.
      Solo che, tra i vari difetti che ho, c'è anche l'essere permalosa, per cui ribadisco quanto scritto prima!

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  6. anche io ho sofferto e soffro ancora oggi di questo problema. c'è stato un periodo in cui non riuscii nemmeno a studiare e poi anni dopo a lavorare. adesso quando mi succede, spero che gli attacchi continuino ad essere rari, non riesco nemmeno ad alzarmi dal letto.

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    1. Ti capisco, Andrea.
      Fortunatamente la mia emicrania non mi impedisce di lavorare o leggere o fare altro. Meglio: cerco di fare tutto più o meno normalmente. Anche se ci sono momenti in cui sento di dovermi stendere sul letto, al buio e in silenzio.
      La tua è una forma molto più grave a quanto leggo.

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  7. non so perchè ma ho pensato a problemi intimi
    ma poi quando ho letto "emicrania"... =D

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    1. Nemmeno io so perché... e forse è meglio non indagare!

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  8. Trovo il sole insopportabile quando sono raffreddato.
    Devo dire che ho avuto la fortuna di non sapere come sia con il mal di crapa in quanto 'sto male non mi frequenta.

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    1. Sei davvero fortunato, credimi.
      Non sai quanto ti invidi!

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    2. Hai provato con una buona omeopata?
      La medicina allopatica è, in genere, incapace di arrivare alle cause di questi mali.
      Avevo un vicino di casa che soffriva di terribile emicranie spaccacrapa.
      Insomma, un giorno, dopo aver tentato tutto e di più con la medicina "ufficiale" andò da un famoso iridologo a Pesaro (che tra l'altro gli racconto tutta la sua vita fisica senza nulla aver ascoltato dopo averli studiato gli occhi) che gli cambiò (MOLTO) l'alimentazione.
      Emicranie scomparse.
      Eh!?

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    3. Mah... non so neppure se dalle mie parti ci sia qualcuno che sappia cosa sia un "iridologo".
      Comunque grazie del suggerimento.

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