29 luglio 2013

Se lo condannano

La condanna è un'ipotesi. E neppure troppo fantastica. Lo sa anche lui. Ovviamente fa e farà il martire, a prescindere. Andrà in carcere? E quindi? Non è un cittadino come tutti? Alla sua età ci sono i domiciliari. Funziona così. Anche per chi si crede intoccabile (o solo immortale?). I suoi adepti scalpitano e furoreggiano, persino più di lui. Rasentano il ridicolo ma non se ne preoccupano, come sempre. D'altro canto pensano alle loro carriere e a poco altro. Dopo la condanna lo faranno santo e vincerà le elezioni senza apparire neppure in TV. Ergo: tutto cambierà per restare com'è. Amen.

[foto by Anemiasymptom]

18 commenti:

  1. uhm... resta da vedere se sentenziano pre o post ferie, ma intanto godiamoci i prolegomeni (parola impara poco fa) perché il seguito sarà da delirio comunque vada a finire.

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    1. Probabilmente rimanderanno anche questa decisione.
      Sembra che rimandare sia una tendenza piuttosto diffusa di recente.

      Neanche io conoscevo questa parola. Ma tanto so che la dimenticherò tra pochi istanti!

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  2. La tua analisi è molto giusta. Purtroppo.

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  3. La condanna era stracerta fino a qualche settimana fa, ma le recenti dichiarazioni, interviste e smentite parziali del nostro condannando mi fanno sorgere dubbi assai voluminosi. Penso che ci sia sotto sotto qualche scappatoia all'italiana di cui non vediamo bene i contorni. Tutto mi sembra caricato ad arte perché lui (sì LUI) vinca le prossime elezioni pur senza comparire in TV una sola volta. Il buonismo degli italiani lo conosciamo: anche quelli che ancora oggi gridano slogan contro di lui, fra qualche mese sarebbero tra coloro che ne giustificano l'operato e che ne deprecano la condizione di trattenuto, poverino alla sua età e chi più ne ha ne metta.
    Non implodrà il PdL, ma sarà il PD a far saltare questo governo. Si è ben visto per l'elezionde del Presidente della Repubblica di cosa sono capaci questi qua.

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    1. Sono d'accordo sul fatto che in qualche modo cercheranno una scappatoia per non condannarlo. Anche se a me piacerebbe proprio che questa volta venisse condannato. Poi succederà quello che ho scritto, ma vuoi mettere!

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    2. L'idea di andare in carcere gli è passata per la testa e sarebbe una soluzione ancora brillante, da eroe antico...ma non andrà. Il dramma sarebbe se le minchiette che siedono nei due rami del parlamento e che appartengno al PdL mettessero in atto quello che hanno più volte minacciato, ritirandosi su un troppo comodo Aventino e lasciando il Paese nel caos. Quella sarebbe la fine del PdL, non la condanna del fondatore.

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    3. Anche la fine del Pdl non sarebbe male. Uno sfacelo totale (nano + "michiette") sarebbe un sogno. Ma non avverrà mai nulla del genere.
      Siamo in Italia, non in un romanzo col lieto fine!

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    4. Mai disperare, Euri; però rammenta che morto un papa se ne è fatto sempre un altro, che spesso era peggiore del precedente. Non vorrei portare male, ma questi qui (le "minchiette" intendo) le conosciamo: in fondo sono abbastanza innocue.

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    5. Dici che c'è in giro un nano più malefico di questo? E che potrebbe prendere il suo posto?

      Forse hai ragione. Però questo motivo non è sufficiente per farmi accontentare di questo.

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  4. I suoi adepti hanno minacciato di abbandonare il parlamento, adesso, però, non so in che senso...perché per quel posto loro venderebbero, o hanno venduto, l'anima al diavolo. Chissà che bello sarebbe vedere questa fazione estinguersi per sempre. Staremo a vedere.

    PS
    Curiosissimo di sapere il tuo parere su Controcorrente che hai in lettura. Io spero davvero che ti piaccia, rappresenta il manifesto del decadentismo. Molto ricercata anche la scrittura.

    Un abbraccio.

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    1. Magari lasciassero il Parlamento. Ma anche il Paese, il Continente e persino il pianeta. Non mancherebbero a nessuno (a me no di certo!)

      Ho solo preso "Controcorrente" e messo sul comodino. Arriverà la recensione, immagino.

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  5. quando sento un giornalista o leggo una notizia in cui si avanzano delle ipotesi, quindi con grande uso di vocaboli tipo: potrebbe, sarebbe, se accadesse, nel caso che ...
    qualcosa mi impedisce di proseguire ad ascoltare.

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    1. Ti capisco, Pier.
      Anche perché i giornalisti gongolano da matti quando vengono a crearsi situazioni di questo genere. E figurati cosa accadrà quando la sentenza sarà comunicata!

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  6. Non penso niente fino a che non c'è la sentenza. Poi si vedrà.

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  7. fino a quando questo paese sarà ostaggio di un solo uomo?

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