"Sono tutti uguali". Il luogo è più che comune e sentirlo per l'ennesima volta uscire da te d'un solo fiato mi contorce i pensieri. Non posso darti le spiegazioni che vorresti, né restituirti quei perché che avrebbe dovuto offrirti qualcun altro. Semplicemente: certi uomini sono tristi. Non ho spiegazioni migliori o più consolanti. Posso divagare tra le loro pochissime voglie o nella dote di vigliaccheria di cui si rivestono. Sono tristi per via di quella miseria che intride la loro esistenza, tristi per la piccolezza con cui si rapportano al mondo. Meschinità maschile nella quale inciampi di tanto in tanto e che ti auguro di imparare a capire prima di dolertene.
[foto by kleemass]
Bello questo post.
RispondiEliminaNon c'è nulla da aggiungere e nulla da togliere.
Grazie, Amore.
EliminaNon so se sia bello, so che è amaro. Come è amaro lo sguardo della mia cara amica travolta, di nuovo, dalla delusione.
aria aria ... l'importante è accorgersene per temppo
RispondiEliminaIl problema è che spesso quando ci si rende conto di avere di fronte uno di questi soggetti è ormai troppo tardi.
EliminaImparerà.
Ci sono anche un bel po' di donne tristi. Specularmente, a volte se ne resta comunque irretiti.
RispondiEliminaLo so, Lorenzo. So che ci sono anche delle donne tristi. Eppure ho la sensazione che, numericamente, siano di più gli uomini.
EliminaMa è solo una mia sensazione...
Ecco, sì. Uomini e donne tristi. Euridice, forse. O forse le donne sono più brave a mascherarsi e mentire...Sono in dubbio sui numeri.
RispondiEliminaLa mia è una sensazione, l'ho scritto.
EliminaForse perché le storie che ascolto più spesso sono quelle di donne che, ovviamente, mi parlano di "tristezza" d'uomini.