17 aprile 2013

I semi di tutte le cose sono sacri (*)

Il sacro è dentro un inizio. Il principio in cui risiede persino il futuro. Quel microscopico atomo di tempo senza coscienza nel quale precipita la vita e nient'altro. Il senso deve per forza essere qui. Non altrove. Non nella furia rabbiosa dei giorni e neppure nelle onde ramificate dell'età. Il dopo arriva ed è sempre inesorabile. Nei semi di tutte le cose c'è la perfezione che non possiamo sfiorare perché anche la memoria fallisce. E' l'origine il punto in cui si conserva l'esattezza di un'esistenza, l'anima di un'anima. Proteggiamo il principio delle cose: i semi di tutte le cose sono sacri, hanno scritto.

(*) Muriel Rukeyser

[foto by JEROME-B]

8 commenti:

  1. allora d'ora in avanti dirò virus dell'odio per non inquinare il concetto;)

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  2. L'inizio di qualsiasi atto e qualsiasi cosa è speranza, a volte anche infatuazione di una speranza, presunzione che una volta tanto si realizzi. Come quando nasce un amore, che credi o vorresti illuderti di credere che duri all'infinito; come quando aspetti che ti nasca un figlio e te lo immagini splendido e unico, salvo poi rimanerci male quando che te lo mostrano raggrinzito e rossiccio come un minuscolo topo.
    E la speranza è sacra, come ogni inizio, appunto e finché ci sarà vita ci saranno inizi e pertanto speranza.
    Io lo trovo incantevole.

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    1. Non so se ogni inizio coincide con una speranza. Secondo me non è sempre così. A volte ci sono inizi che arrivano e dei quali neppure ci si rende conto.

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  3. Euridice
    ti ho scritto una domanda sotto al post delle parole antipatiche. Vorrei una tua risposta ad un mio dubbio. Grazie.

    E poi, nel post precedente ho espresso anche la mia preferenza sulla presidente.

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  4. Tutto dipende dal tipo di "seme", di "atomo che precipita nella vita" e della vita a cui dà origine. Da un seme può nascere anche una mala pianta.

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    1. "La malapianta" è un libro di Gratteri e Nicaso.
      Così, mi è solo venuto in mente...

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