Avrò radici da immergere in humus come dita irradiate nel cuore dell'invisibile. I miei capelli mobili saranno fatti di foglie da annodare al vento o da abbandonare alle aurore di autunni scintillanti. Dormirò, come fa l'eremita, dentro un inverno che non farà alcun male. Perderò rami e mi farò ferire perché il tempo non conosce altre delizie se non quelle di lasciare che tutto debba essere ciò che deve. Fiorirò di gemme e mi sporcherò di luce perché negli alberi c'è la stessa materia delle stelle e niente di meno. Sarò albero per ricordare la bontà dei silenzi. E per non dimenticare chi sono.
[foto by dreamca7cher]
Mi attira anche essere gatto, cigno o colibrì, ma questa è anche la mia scelta di reincarnazione migliorativa rispetto a ora: albero, possibilmente in zone lontane dagli ominidi e dalle loro motoseghe...
RispondiEliminaHo deciso che sarò albero tanti anni fa.
EliminaNon credo si possa fare di meglio!
Io la vedo così:
RispondiEliminaAvrò radici da immergere in humus
come dita irradiate nel cuore
dell'invisibile. I miei capelli mobili
saranno fatti di foglie da annodare
al vento o da abbandonare alle aurore di autunni
scintillanti. Dormirò come fa l'eremita,
dentro un inverno che non farà alcun male.
Perderò rami e mi farò ferire perché
il tempo non conosce altre delizie
se non quelle di lasciare che tutto
debba essere ciò che deve.
Fiorirò di gemme e mi sporcherò di luce
perché negli alberi c'è la stessa
materia delle stelle e niente di meno.
Sarò albero per ricordare la bontà dei silenzi
e per non dimenticare chi sono.
Come ti pare adesso?
Mi ricorda una mia lontana poesia, un pochettino oscura in cui dicevo tra l'altro "io prato di me, bosco di me, pianura e montagna di me" e ancora qualcosa di me che adesso mi sfugge, perché io non le so a memoria le mie poesie e non so come facciano altri a ricordarle.
Bellissimi versi, Maria....e io insisto finché non ti entrerà nella capoccia: scrivi e pubblica le tue poesie.
Questa è bellissima. Grazie.
Ciao.
Ho scritto la mia prima poesia quando avevo 14 anni.
EliminaNe ho scritte tantissime.
Alcune le ho buttate, altre le lascio dove sono.
Ho già pubblicato.
Per il momento mi basta scrivere qui quello che sento.
E quando il blog morirà, se morirà, tutto sparirà. Puf!
Concordo con Vincenzo Iacoponi, dovresti pubblicare.
RispondiEliminaGià fatto.
EliminaOra non mi interessa più.
Quando parli di alberi mi incanti!
RispondiEliminaPosso rinascere albero anch'io, vicino a te?
Va benissimo.
EliminaChe albero vorresti essere?
che bella domanda
Eliminahai letto quel bellissimo libro di Corona, che paragona gli alberi alle persone?
non lo so, ci devo pensare.
forse mi piacerebbe rinascere ciò che non sono, una betulla.
oggi come oggi vorrei trasformarmi in roveto ardente, per mettermi domani mattina sulla poltrona della mia capa.
No, non ho mai letto i libri di Corona.
EliminaDeve essere "simpatica" la tua capa!
e qualcuno mi inciderà un cuore sulla corteccia. 'Sto deficiente.
RispondiEliminaRido...
EliminaNon lo escludo.