20 febbraio 2013

Case senza libri

Ci sono case senza libri. Ed io ne ho viste. Sembrano case normali. Con muri normali, stanze normali, porte, finestre, letti, tavoli e sedie. Un soffitto, un pavimento e quadri alle pareti. Persino belle, se si vuole. Eppure il mio occhio nota immediatamente quel vuoto. Come un insulto, come un pugno. Non c'è nulla di snob né di molesto. E' solo la constatazione di un silenzio di troppo, un'assenza che non ho bisogno di spiegarmi perché la ritrovo più di quanto vorrei. Le statistiche fanno medie che spesso non dicono abbastanza. Nel mio piccolo vedo solo case mute di libri, storie e pagine mai lette e, per quel che può valere, mi sento afflitta.

[foto by crh]

14 commenti:

  1. Che tristezza vero? Pensa che io ho un figlio che non legge e me lo devo tenere, perché mi è figlio. Non ho tempo, mi risponde. Non ha letto nemmeno il mio primo romanzo; il secondo nemmeno gliel'ho dato. "Ma tu scrivi troppo difficile per me". Poverino lui dice che ha studiato in Germania e il tedesco lo parla, lo legge e lo scrive, mentre l'italiano lo parla solamente -benissimo-; ma non è vero, se ne può stare ore a vedere un film, ma leggere niente, non gli garba, non gli viene spontaneo.
    Ho visitato anche io case vuote come spettri, mancano libri, al loro posto una marea di porcherie, fiori finti, quadri schifosi, riproduzioni intendo, quando ci entra cerco di uscirne prima che posso, perché mi sembrano case senza anima, abitate da morti viventi.

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    1. Chiunque non legga dice di non aver tempo. E allora io consiglio sempre a queste persone di provare a tenere un libro in bagno. Quando sono impegnati a fare i loro bisogni si ritagliano almeno 10 minuti al giorno no? Allora possono approfittarne per leggere due o tre pagine. E il tempo si trova!

      Io non so se le case senza libri siano piene di porcherie. In realtà non mi interessa neppure. So solo che ci sono parecchie persone, ottime persone, che non accolgono nella loro casa neppure un libro. E mi dispiace terribilmente per loro.

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    2. Fossero come me sarebbe un consiglio sprecato: io arrivo all'ultimo momento, sono velocissimo, il tempo -qualche minuto- solo per la pulizia post operatoria, e poi mi eclisso veloce.
      No Euri, il tempo lo devono togliere alle loro stupidaggini, tipo TV sempre accesa senza nemmeno guardare, come dice Nicola.
      Una mia collega studiava solo con la radio accesa in sottofondo, la TV ancora non c'era; io di notte nel totale silenzio della casa. Così leggo e scrivo.

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    3. Il mio consiglio, di solito, sortisce qualche risata. Ed è soprattutto una provocazione per chi dice di non aver tempo. Il problema, di solito, è che non hanno voglia. In sostanza: mancanza di volontà.

      Il tempo che la TV occupa nelle giornate di molti è notevole, ma nessuno se ne accorge veramente. La danno per scontata anche perché non richiede particolare attenzione o dedizione. Leggere, invece, è più impegnativo e richiede un po' di lavoro.

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  2. Di solito sono le stesse con la televisione sempre accesa anche se nessuno la guarda. Che pena.
    Una casa con tanti libri mi accoglie con calore, amicizia, intelligenza: quelle senza mi danno brividi ghiacciati.

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    1. Di solito? Può darsi.
      Non so dirlo.
      Però hai ragione: le case con tanti libri mi fanno un'impressione migliore!

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    1. ipad?
      uh che antica (e noiosa) meglio il kindle.
      :P

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    2. amazon? schiavista! va de retro!

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    3. Antica???
      Guarda che l'e-book reader ce l'ho. Non è l'i-pad ma i libri elettronici li leggo anche così.

      Il kindle ce l'ha il mio amico Stè. Ma lo ha preso più per moda che per necessità: legge pochissimo, purtroppo (lo sgrido in continuazione, ma non mi sente!!!). Però Stè colleziona e-book e per me va benissimo. Spesso ricorro a lui per trovare qualche titolo o qualche autore che mi incuriosisce.

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    4. intendevo dire che in futuro librerie e scaffali domestici cadranno in disuso e anche adesso non è detto che una casa vuota di libri sia proprietà di analfabeti.
      tra un paio di generazioni, potrebbe anche darsi che non ne stampino nemmeno più e che l'odore e il fruscio della carta diventino una rarità per archivisti bibliotecari e archeologi:)

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    5. In un futuro ancora futuro, però. Almeno da queste parti. Chi non ha libri in casa, per quelle case che mi è capitato di vedere, non ha neppure e-book da leggere.
      Non ho detto che si tratti di analfabeti, ma di persone che non leggono.

      Forse non si stamperanno più libri, hai ragione. Ma l'oggetto libro è e rimane bellissimo.

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  4. Quando entro in una casa la presenza o l’assenza di libri è forse la prima cosa che mi colpisce. Se i libri ci sono, finisco invariabilmente per esaminarli, alla ricerca di possibili affinità, se non ci sono, la casa mi appare più vuota del vuoto. Poi vedo troneggiare la famelica televisione (che io non possiedo) e capisco a quale demone appartengano queste anime.

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    1. Anche io faccio come te!
      Quando entro in una casa che non conosco, mi guardo bene attorno per rinvenire la presenza di libri. E quando ne trovo corro subito (col permesso del padrone di casa) e provo a cercare qualcosa.

      La TV è anche in casa mia. Ma è circondata da qualche centinaio di libri. Basta usare le cose con criterio e un po' di buon senso. Credo.

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