9 novembre 2012

Sulla coda dei giorni

Questi giorni si consumano senza che io ne sappia nulla. Li vedo accendersi e spegnersi mentre sono occupata a fare altro. A prendermi cura di chi si è sempre preso cura di me. A seguire orari millimetrici e incastri che devono collimare con altre intersezioni per essere dove devo e fare ciò che è necessario. Il resto lo strappo via a morsi. Graffio dalla coda dei giorni un po' di quel tempo che la mia urgenza di scrivere e pensare reclama scalpitando. A volte però non mi resta nulla. E la stanchezza mi lascia ristagnare, impoverita, in una sterile coltre di rimandi e posticipi.

[foto by intao]

12 commenti:

  1. Ti capisco al volo. Io mi trovo in uno stato psicofisico pari a quello di uno zombi e mi sposto di stanza in stanza strascicando i piedi, quasi a voler battermi il tempo della noia. "Il resto lo strappo via a morsi" scrivi. Io il mio resto lo prenderei a calci, ma mi viene sempre dietro, eppure mi dovrei sentire un leone: sto scrivendo un romanzo in cui credo e che voglio finire entro quest'anno, per avere il tempo di rileggerlo a fondo.
    La mia prima storia con un happy end, pensa tu. E invece mi sento un cagnaccio randagio pieno di pulci. Effetto della stagione di autunno, che è quella che più odio? Forse, ma a questo autunno segue poi l'inverno, quindi di male in peggio.
    Consolati Euri, consoliamoci anzi: di sicuro c'è chi sta peggio.
    Magra, magrissima consolazione.

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    1. C'è chi sta peggio. Lo ripete spesso anche mia madre. Ma non riesce sempre a darmi l'energia che servirebbe. E' che quando mi "tagliano" il tempo che mi è necessario per sopravvivere nel mio cosmo, mi sento frustrata e impotente. E mi deprimo!

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  2. e noi ci rallegriamo ovvero approfittiamo di questi momenti, prendendoci il tempo di leggerti come potremmo fare guardando una foglia cadere.
    del peggio ne abbiamo a bizzeffe, del meno peggio abbiamo due mani per contarne il numero e con l'andare degli anni la conta li esaurisce in periodi sempre più lunghi e chissà se a fine anno serviranno entrambi o ne basterà una sola?

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  3. è il tempo che ci consuma, e non lo si può fermare. Sopravviviamo.
    Dolce sera mia

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  4. "Prendersi cura di chi si è sempre preso cura di me"
    E' un giro di boa notevole, nella vita.
    Benvenuta in prima linea.

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    1. Un giro di boa notevole, sì.
      Comporta responsabilità, ulteriore senso del dovere. Ma anche amore. E nervosismi e qualche sclero, lo ammetto!

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  5. "A volte però non mi resta nulla..." Ecco, appunto. Il Nulla è tutto ciò che resta dopo che si sarà esaurita tutta l'energia che tiene accesa l'illusione di questa vita virtuale in 3D.

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    1. Io, veramente, sono rimasta al 2D. Ma non me ne faccio una colpa!

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  6. Fattene almeno una copia!

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