17 settembre 2012

La democrazia non consente molta dolcezza di vivere

La dolcezza di vivere in determinate epoche esiste per certe categorie di persone. La democrazia non consente molta dolcezza di vivere. La consentono invece gli assolutismi, le dittature e le oligarchie. Io ricordo che una sera, un giornalista de "Le Monde", esperto di cose russe, ci raccontò di una serata, precisamente la notte di Natale, passata in casa di un gerarca russo. E poi alla fine, un po' ubriaco, quell'autorevole personaggio gli disse che conosceva che cos'è la ricchezza e la dolcezza di vivere nell'Occidente, ma non gli pareva pienamente appagante perché, diceva, il bello non è essere ricco tra i ricchi, il bello è essere ricco tra i poveri.
Leonardo Sciascia

[foto by OmahaNebraska]

26 commenti:

  1. uhmm, non so, bisognerebbe aver provato a vivere in una democrazia...

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    1. Si mangia?
      Non so.
      Magari si beve...


      P.S. Ma che fine hai fatto?

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    2. Facilissimo: ero in ferie in Italia, esattamente a Bibione. Poi ho passato qualche giorno da mia figlia a Cervignano del Friuli. Ritorno ben riposato ma allarmato dalle flessioni della cosiddetta democrazia, che si beve -o ci beve- come dici tu...

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    3. Vacanze interessanti, le tue. E anche piuttosto lunghe (beato te!).
      Magari, in questo periodo, visto che sei stato fisicamente in Italia, avrai percepito in maniera diretta il peso di una situazione politica, sociale ed umana che è diventata davvero sfiancante.
      La democrazia? Una bella parola che in troppi utilizzano senza capirne davvero il senso né il lato "surreale".

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    4. Ho solo fatto due conti: con quel che costa un dentista io e mia moglie dovremmo far a meno di mangiare per non usare quel che rimarrebbe dei denti...
      Considerata la nostra età, col bisogno di controlli medici -immediati- che in Italia sono una chimera, mentre qui una costante positiva potremmo tranquillamente crepare vivendo malissimo gli ultimi anni di vita.
      E poi le tasse, le storie, le difficoltà amministrative...ma che paese è il nostro? Ma di cosa si vantano Monti, Passera e gli altri? Ma che cosa vi gabellano? Quel ministro della sanità che ha detto in TV che la sanità in Italia è a livello altissimo è mai venuto in Germania? È mai stato in Francia? In Lussemburgo? In Svezia? In Inghilterra? Ma che cavolo va dicendo?
      Per pagare un conto d'albergo non occorrono contanti e la UniCredit non ti fa un assegno corcolare, anche se io posseggo un codice fiscale e ho un conto in una banca italiana in Italia. Trasparenza la chiamano. Vero il contrario: vogliono che i soldi contanti rimangano nelle casse bancarie e che tutti si spenda soldi con il Bancomat, trenta centesimi a colpo.
      Che schifo, Maria!
      Partitocrazia e non democrazia.
      Mi piacerebbe conoscere il tuo pensiero sul lato "surreale" della democrazia.
      Scusa lo sfogo. Ciao.

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    5. Il disfacimento che vedo attorno a me non mi permette di nutrire alcuna speranza. Vorrebbero incoraggiarci facendoci credere che presto saremo "fuori dal tunnel". Io vedo colleghe che presto perderanno il lavoro (a progetto) che fanno da anni. Ed io potrei fare la stessa fine nonostante capacità dimostrate e conclamate ogni istante da almeno dodici anni.

      Qui parlano di trasparenza, ma mi sembra che funzioni solo a senso unico. Hai letto degli scandali della Regione Lazio? Ieri la signora Polverini ha dato vita ad un intervento che definire patetico è poco. Blaterano e recitano la parte dei difensori dell'etica, ma tanto finiranno tutti (sempre gli stessi) a mangiarsi una bella carbonara a Trastevere e amen.
      Tanto chi controlla i soldi che prendono? I loro bilanci chi li certifica? Che fine fanno i milioni di euro che finiscono nelle loro tasche?
      Trasparenza? Che ridere...

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    6. So di un tizio, che a vederlo sembra un frigorifero Kelvinetor max, che dicono i maligni si sarebbe mangiato tutto il contenuto della dispensa. Ma non può averlo fatto da solo, eh no! Chi gliel'ha aperta la dispensa? Chi gli da dato piatti e posate? E vuoi che questi amorevoli servitori non abbiano profittato degli avanzi tra un ruttino e l'altro del nostro armadio?
      Ma sta gente pensa veramente che gli italiani siano tutti coglioni? Che nessuno sappia farsi due conti?
      Mio genero, che è un friulano tranquillo, mi ha detto che un giorno o l'altro si aspetta di vedere la gente col fucile in strada. Io che lo conosco mi sono allarmato: che ci sia veramente sto pericolo?

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    7. Io mi aspetto di vederla eccome. E non solo col fucile. Prenderanno in mano tutto quello che potrà offendere e ferire. Oppure, si limiteranno a far saltare in aria chi continua a fare i propri interessi e a "mangiare" alle spalle degli altri.

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  3. Traduzione del "pensiero" del gerarca russo: "Il bello è essere dei grandissimi stronzi"... :-))

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  4. Se la democrazia è la media matematica fra imbecilli e saggi allora mi spiego perché esiste il disastro dell'assolutismo in cui è un solo imbecille a fare la media per tutti.

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    1. Se io ho 100 euro e tu ne hai 2, la media dice che abbiamo 51 euro a testa. E' questa le democrazia?

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  5. anche in svizzera non è molto meglio con politici che hanno praticamente le mani in tasca ovunque e li puoi vedere in tv in varie funzioni. qualche dubbio, per essere buoni, insomma te lo procurano e poi parlano di democrazia e che non sono in politica per interessi personali.

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    1. L'ho scritto poco sopra: la parola "democrazia" è una delle più svuotate e inflazionate dell'ultimo secolo.
      Hai sentito uno dei nostri/vostri politicanti che non la infili in ognuno dei discorsi che propina appena gli si piazza un microfono davanti alla bocca?

      Vorrei proprio sapere se sanno cosa voglia dire "democrazia". Probabilmente no visto che, qui, si stanno facendo chiacchiere su chiacchiere su una legge elettorale che tutti dicono di volere ma che nessuno vuole davvero.

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  6. Sai, per quanto riguarda la legge elettorale settimana scorsa ho ascoltato il professore Roberto D’Alimonte, direttore del Centro Italiano Studi Elettorali, che diceva che per esempio questa legge elettorale non è così cattiva come si potrebbe pensare, basterebbero delle semplicissime modifiche. Io non lo so, non sono certamente un tecnico ma questo rivela la pochezza generale, chi fa la legge la definisce porcellum, chi la vota idem, poi fra chi l'ha votata c'è chi la difende, etc, etc. e non se ne esce e poi ci sono le persone che sono spesso dei pecoroni, perchè è giusto ricordarlo. Anche la storia delle province, fino a poco tempo fa passavo dalle mie parti o anche in Veneto e quando parlavi tutti erano favorevoli ai tagli, etc, poi propongono i tagli e tutti che riscoprono l'importanza delle province. bah...meglio che non ci penso e bevo un caffè.

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    1. Certi tagli li vogliono tutti, basta che non vadano a toccare i propri orticelli. Qui, in Abruzzo, dovrebbero tagliare due province: Teramo e Chieti. A me non sembra una cattiva idea. Se fosse per me, le taglierei tutte visto che, almeno da queste parti, funzionano poco e male e sono, spesso, solo un ricettacolo per raccomandati e incompetenti. Serbatoi nei quali si convogliano tutti quei figlioli, amici e parenti vari di politicanti di scarsa lega.
      E non credo che altrove funzioni diversamente.

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  7. Da me è un po' più complesso perchè la regione è gigantesca e accorperebbero territori molto molto distanti fra loro ma anche lì poi quando cerchi di capirci bene su quali siano le diverse competenze fra comuni, province, regione, stato non se ne esce più

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    1. Ed io che pensavo che la Svizzera (almeno la Svizzera!!!) fosse impeccabile ed organizzatissima.
      Maledetti luoghi comuni!

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  8. ma guarda che stavo parlando della lombardia.

    ah ah ah ah ah

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  9. E comunque, dal piccolo punto di osservazione che ho, ho imparato che sì l'Italia è un mezzo disastro ma gli altri non stanno messi meglio. ecco gli italiani sviscerano tutto, portano tutto a galla, in un modo o nell'altro, altrove molto molto meno.

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    1. Dici che siamo migliori solo perché capaci di farci male da soli?

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  10. Non lo so però credo che ci sia anche un certo tipo di stampa diverso, per esempio in Svizzera c'è molto molto più riserbo per quanto riguarda le storie giudiziare e anche diciamo molto meno dibattito politico viibile.

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