11 agosto 2012

Grigio anima

Fuori c'è il caos. Ma anche dentro. La mente si riempie di strani demoni, di ombre spigolose e acide che si scagliano impietose contro il buon sentire. Dovrei spegnermi, sprofondare nel vuoto e provare a ritrovarmi. Non posso avere nessun sostegno perché dalle altrui debolezze e paure non posso ricavare alcuna forza. E il rimescolarsi posticcio di parole qualunque, pronunciate solo per imbrattare una mancanza, non fa che rendermi più cattiva. Le frustrazioni si alleano con una discreta stanchezza e si fanno pietra perché non ho riparo né via di fuga. Se i desideri divenissero carne, io sarei altrove e i miei occhi non vedrebbero solo grigio.

[foto by ixchell]

13 commenti:

  1. C'è un momento nella vita di ciascuno di noi, dal più intelligente al più stolto, in cui certi valori evaporano, si nebulizzano fino a scomparire ed emergono ansie imprevedibili, indecisioni da sempre nascoste sotto la pompa magna della sensazione di essere capaci di risolvere ogni problema e di raddrizzare ogni curva del percorso quotidiano, rendendolo un innocuo rettilineo in discesa.
    Va da sé che le persone intellettualmente maggiormente dotate ne soffrano di più degli stolti, cui il padreterno ha tolto qualcosa, ma qualcos'altro ha dato: la capacità di resistere alle sberle della sorte non accorgendosene affatto.
    Guarda me per fare un esempio banale: a una settimana dalla partenza per le meritate ferie, con l'albergo già prenotato, con la caparra già inviata in bonifico bancario, mi vedo arrivare addosso la pestilenza di un attacco di artrosi all'articolazione ileo-sacrale sinistra. Stanotte quasi non ho dormito, stamattina volendo solo infilare i pantaloni ho infilato il tunnel per l'inferno.
    Cosa pensi che io veda in questo momento avanti al mio naso? Il grigio che i tuoi occhi vedono non è paragonabile per intensità e spessore a quello che vedo io, con tutto il rispetto per il tuo.
    Ho capito in due giorni quanto inutili siano tanti sforzi mentali per creare mondi e storie per me e per gli altri leggibili e godibili quando poi una stupida lombalgia ti riduce uno stuoino sporco.

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    1. Mali fisici.
      Mali dell'anima.
      Nessuno è peggiore dell'altro.
      Quando li soffri non fanno differenza e non ci sono premi.
      Spero solo che le cure ti portino a stare meglio.
      Per me, a quanto pare, di cure non ce ne sono neppure.
      Salvo cambiare vita per un po'. Forse.

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    2. Il fatto è che quando hai un male fisico "non immaginario" tutto il resto ne viene contagiato. Non lo avevo espresso chiaramente nel precedente commento, ma la fisicità perfetta rischiara gli orizzonti, o almeno aiuta a rischiararli, anche all'anima, che ne beneficia vedendo colori più vivaci del grigio. Se invece hai un dolore fisico forte, non solo ti concentri su quello e tutto passa in seconda linea, ma l'orizzonte spirituale si restringe in un unico buco nero, come quello del lavandino, dove tutto precipita.
      Io, che stavo scrivendo un romanzo dopo averlo ruminato per mesi, romanzo al quale tengo moltissimo, da tre giorni non guardo proprio il carteggio, anzi non me ne potrebbe fregare di meno. Pensa un po' che fine fa lo spirito, o l'anima se vuoi.
      Cambiare un po' la vita si può e si deve, altrimenti si precipita nella monotonia, che è la morte dell'anima, secondo me.
      Puoi farlo se vuoi e se ti ci metti di buzzo buono. Provaci.

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  2. uhmmmm,, domani metto un post che potrebbe fare al caso:)

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  3. con rispetto di chi soffre e non invidio,
    a volte i mali dell'anima sono molto più dolorosi di quelli fisici...
    su quelli fisici in qualche modo si può intervenire per farli passare o almeno attenuare...
    auguri a tutti e due.

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    1. Ho detto un momento fa come la penso, comunque grazie degli auguri, nipotino.=D

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    2. ho letto e non posso che concordare. ;)

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  4. A volte è sufficiente cambiare ambiente, staccare la spina anche solo per pochi giorni, spostare il corpo da un'altra parte, incontrare altre persone, affacciarsi a una finestra sconosciuta, perchè gli affanni del quotidiano si ridimensionino, o si vedano da una prospettiva diversa.

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    1. Hai perfettamente ragione, Silvia. E' proprio ciò che farò tra qualche giorno. Solo qualche giorno e stacco per un pochino.
      Anche da qui, ovviamente. Ma non farà grande differenza. Tanto, comunque, torno!

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  5. e immagino che la stagione non ti stia aiutando.

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  6. "Non posso avere nessun sostegno dalle altri paure e debolezze"...è vero! Aggiungo : e mi sono anche un pò rotta i maroni delle altrui paure e debolezze... Un abbraccio! Sofia

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