2 luglio 2012

Mamma che noia!

Chi parla/scrive della sua repulsione per il calcio e si dissocia da ogni forma di tifo da finale Europea mi annoia almeno quanto chi ne parla come se fosse stata un'impresa stoica/eroica. La retorica, a ben guardare, è la stessa. La banalità del dire e ri-dire le identiche fesserie anche. Chi sperava che la Nazionale perdesse ha lo stesso atteggiamento patetico ed irritante di chi blaterava da giorni che non avrebbe potuto non vincere. Antropologia a parte, a me non cambia nulla. Oggi dovrò comunque restare per ore in un ufficio senza aria condizionata. Lo ritengo argomento di più solido interesse. [Post generato come sottoprodotto di un commento a "The White Stripes" di Amore_immaginato.] 

[foto by catkat]

57 commenti:

  1. Si può sempre non leggere, ignorare ciò che ci annoia, passare oltre con signorilità e non scagazzare un "che noia" sotto un pensiero altrui... dopotutto te hai noiosamente sottolineato la cosa, ammorbando tu stessa con polemica su polemica...
    Si, ho ovviamente la coda di paglia :D

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    1. Si vede bene quella codazza di paglia che ti porti appresso, cara mia!
      E ridacchio anche io...

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    2. Mica tanto poco: c'è gente sul web che per piccole divergenze di idee tira calci sui denti.

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    3. Fai una paparazzata su Amore_immaginato, poi mi dici.

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    4. Né morti né feriti, solo per farti quattro risate.

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    5. direi che c'è veramente poco da ridere.
      Le tue affermazioni sono frutto di presunzione e generale disprezzo.
      E se è così che ti piace ridere, sei veramente poca cosa!

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    6. Mi pareva di avere spiegato sul tuo blog. O non lo hai ancora letto oppure mi sono spiegato male. Io non presumo un bel niente, dico la mia come gli altri la loro. Mi indigna ascoltare gente che si diverte delle disgrazie calcistiche di una squadra non di club ma della nazionale. Ho letto male? Sarò diventato miope. Ho capito peggio, poco male vuol dire che sono diventato stupido, ma non ho disprezzato nessuno, e non mi diverte sentire tante sciocchezze ma dire "mi faccio due risate" significa rido per non piangere.
      E con questo chiudo la mia parte della polemica.

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  2. Beh, dipende sempre dall'interesse che uno ha per l'argomento.
    A me, il calcio, piace.
    Ero una tifosa con tanto di abbonamento in curva.
    Ho visto finali che mi hanno fatto rizzare i peli delle braccia per l'emozione.
    Ci annoia quello che non ci riguarda.
    E va bene così!

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    1. Ho visto tantissime partite. Mai allo stadio, però. E per affetto bambino continuo a tifare Juventus.
      Ho un compagno che tiene più alla Roma che alla sua vita, purtroppo per lui.
      Per me il tifo e il calcio sono e devono restare leggerezze. Chi li appesantisce con i soliti discorsi mi annoia. Che posso farci?

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    2. Nulla, ci mancherebbe!
      Anche a me capita di annoiarmi, difatti laddove mi capita di leggere cose che mi ammorbano, passo e vado.
      E' un po' la coda del tuo post precedente, capita che far parte della moltitudine sia più naturale.
      Così com'è chiaro che, fortunatamente, non tutti i gusti siano al limone.
      Se poi vogliamo discutere sui veri problemi che esistono e dei quali dovremmo occuparci invece di perdere tempo a scrivere cagate, beh, allora ognuno di noi dovrebbe prendersi la responsabilità di avere la serietà e l'integrità di farlo
      Io sono una cazzara e non mi prendo questa briga.
      I problemi del mondo non li posso certo risolvere, del resto ne ho già abbastanza dei miei.

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    3. sulla scia di questo scambio, visto che da cosa nasce cosa, partorii a mia volta!

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    4. @ Amore: Ho letto, cara. E a quanto pare questi "sottoprodotti" cominciano a vendere. Apriamo bottega?


      @ Riccardo: no, non c'entri niente. Tranquillo!

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    5. io sono previdente, prendo la pillola ^_^

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    6. Fai bene!
      I tuoi (mancati) figli ti ringraziano...

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    7. Strega?
      Avanti, dimmi chi ha parlato?

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    8. nessuno...
      io sono il capo della congrega... :oP

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  3. Condivido in pieno. Ci sono problemi e questioni più importanti, piuttosto che perdersi dietro degli "eroi in mutande".
    Buona settimana

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  4. Concordo con quello che scrivi tu, augurandomi che tu col tuo "chi parla dell'europeo della nostra nazionale come fosse stata un impresa stoica/eroica" non volessi includere me nel mucchio, posto che io do al calcio una valenza non superiore a tutti i guai del mondo.
    Concordo quindi con Massimo Caccia.
    Concordo anche e perfino con Amore immaginato, che dovrebbe aver generato il magma iniziale del tuo post, perché conosco le donne tifose, che sono più indiavolate di noi tifosi uomini.
    Non posso concordare con la coda di paglia di Chiara.
    Io trovo cosa migliore quando me se arriccia er pelo, non rispondere e basta, piuttosto che definirere la mia ospite "ammorbatrice" anche se solo a parole e non a fatti.

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    1. Ma Chiara scherza, figuriamoci!
      Non me la prendo mica...
      Quindi non prendertela nemmeno tu.

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    2. Beh, se lo dici tu! Io non la conosco, non la sgrido perchè io non intendo dare lezioni a nessuno e non è il mio mestiere farlo, però "non lo vado a dire alla maestra", casomai glielo dico sur grugno a lei: che te ce rode Chià?

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    3. Mmm... sono economica. Mi basta sapere in che dialetto mi stai canzonando ^__^

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    4. So de Roma, nato a Civitavecchia -manco a li cani- e cresciuto in via Trento, quartiere de San Giovanni, che più romano nun se pò chiamà. A quarche centinara de metri da la basilica ndove er papa ce fa er vescovo de Roma, li mortacci sua.

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    5. Civitavecchia de Roma. Santo cielo!

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    6. La più bella accoppiata che se pò!

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    7. Dici?
      A me sembra una catastrofe.
      Rido...

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    8. Riccardo, non ti ci mettere pure tu!

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    9. ah ah ma no dai... non è mica "chi non ride in compagnia..." =D

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  5. a me sinceramente il calcio non piace, non lo capisco e la cosa non mi tocca profondamente; poteva vincere o perdere (ha perso) ma a me la vita non è cambiata e non sarebbe cambiata.

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    1. Pensa... è capitata anche a me la stessa cosa!

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    2. uuuaaaaoooooo... ma allora siamo sulla stessa barca =D

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  6. "Chi parla/scrive della sua repulsione per il calcio e si dissocia da ogni forma di tifo da finale Europea mi annoia almeno quanto chi ne parla come se fosse stata un'impresa stoica/eroica." Condivido ma più su chi scrive della repulsione.. tanto si sa.. son i soliti vomita-fastidi. Ho letto un paio di post su questo e altri argomenti popolari
    in giro. Va di moda essere "contro". E' il piatto forte della sagra del banale.

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    1. Di post, e non solo, di repulsione e vomita-fastidi è pieno il web. E' che essere contro per essere nuovi comincia a diventare roba vecchia. Tra poco si stancheranno.

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  7. comunque anche da me oggi il condizionatore non va... uffa! =D

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    1. Nel mio ufficio non va da sempre: non c'è affatto un condizionatore. E non ti dico che inferno!

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    2. siamo sulla stessa barca ma tu sei in seconda classe allora XD

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  8. Non ho visto la partita ma ho capito che l'Italia stava prima perdendo e poi crollando definitivamente perchè nel quartiere c'erano molte persone di lingua italiana che gridavano fuori dalle finestre "Italiani cagoni ve lo meritate!"

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    1. Io l'ho vista, ma dopo i primi due gol ho deciso di andare a fare altro. E poi a nanna ché io devo dormire un po' di ore per stare bene.

      Italiani in Svizzera che urlano contro gli italiani?
      Che ridere...

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  9. No svizzeri che urlano contro italiani.
    Pur condividendo la stessa lingua in molti casi non scorre buon sangue tra i vicini, soprattutto negli ultimi tempi.

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    1. L'avevo capito che erano gli svizzerotti di lingua italiana a tifare contro. Per un sorpasso "regolare" ed ampiamente segnalato, alla tedesca per capirci, vicino Lugano una pattuglia è corsa dietro alla mia auto con targa di Francoforte, mi ha bloccato e in un tedesco da vomito mi ha intimato di uscire dalla macchina. Ho replicato che fosse mio diritto rimanere dentro l'abitacolo.
      "Lei non è tedesco, vero?", mi fa il capo pattuglia. "Sono italiano".
      Avevo proferito la mia condanna.
      "Esci fuori di lì e tieni le mani bene in vista, italiano".
      Nell'auto c'erano mia moglie, che già tremava, e tre dei miei figli, entusiasti dell'avventura, gli incoscienti.
      Mi hanno obbligato a seguirli al comando e tenuto fermo lì dentro per due ore, senza chiedermi niente. Controllavano i miei documenti per conoscere quale delitto avessi commesso, perché dovevo averlo commesso, chissà dove e chissà quando.
      Poi è arrivato un ufficiale. Ha chiesto blandamente scusa a mia moglie, a me niente ovviamente. Mi ha comunicato che dovevo depositare "immediatamente" centoventi franchi svizzeri di multa, per rifiuto di obbedienza alla richiesta degli agenti.
      Mi sono poi informato con un avvocato mio amico che esercita a Milano.
      "La tua unica colpa è stata di essere un italiano a bordo di una macchina con targa tedesca, il massimo", mi ha detto.

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    2. Colpa gravissima, direi.
      Chissà cosa fanno i poliziotti italiani quando fermano un tedesco a bordo di un'auto con targa italiana!?

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    3. Vuoi una classifica?
      Primi i poliziotti tedeschi. Gli devi dare una testata sulla faccia perché ti portino via; sono educati e non alzano mai la voce, soprattutto adesso che vanno un uomo e una donna e lasciano spesso parlare la donna.
      Secondi i nostri della stradale. Sempre col sorriso sulla bocca e pronti a chiudere tutti gli occhi che hanno. Con gli stranieri quasi quasi nemmeno li fermano per non fare discussioni in lingue spesso sconosciute. Forse troppo umani, troppi condiscendenti, ma non è un gran male.
      Terzi, con distacco, i francesi. Capaci di fermarti per una infrazione di scarsissimo valore e di tenerti ferma la macchina perché tu non hai contante e loro non hanno ml'attrezzo per la carta magnetica. Allora ti chiamano un tassì e ti fanno tornare indietro a prendere il contante. Questo naturalmente qui in Alsazia, a 15 chilometri da casa mia. Ma me lo hanno fatto. Risultato: 30 euro di multa più 25 euro di tassì.
      Quarti e ultimi gli svizzeri di tutte le lingue, perché per fare due chilometri di autostrada, dico due fino all'uscita di Basilea centro ti costringono a pagare la "vignette" di 50 euro per tutto l'anno e questo IL 29 DICEMBRE, venerdì, cioè fino al 31 domenica.
      Non classificati i nostri Carabinieri, perché spesso non conoscono bene le regole del traffico e fanno a occhio.

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