20 giugno 2012

Nati tondi

Certe redenzioni non mi convincono. Non mi convincono e non mi commuovono. I mutanti miracolati indossano la stessa pelle di un serpente che non cresce. Nessun balsamo può addomesticare un carattere se non per momentanei accessi destinati a peripezie fallite in partenza. Sequele di manipolazioni che non plasmano né rigenerano se non nelle fantasie di chi spera. L'intoccabile, infatti, non si fa sfiorare. Si tenta di rivestirlo con strati di apparenza che non ne sfumano i geni. Si è ciò che si è. Per il resto si può solo planare nei territori delle forzature e delle interpretazioni. Un tradursi (e tradirsi) per avvicinarsi a chi chiede altro. Peccati di debolezza: nulla trasforma l'in-trasformabile.

30 commenti:

  1. Certe redenzioni non ti convincono. Certe. Altre sì?

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  2. secondo me la redenzione è una decisione personale. non può essere imposta o desiderata (solo) da altri. blimund.a

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    1. La "redenzione", se vuole essere una trasformazione radicale della propria natura, non potrà mai verificarsi. Si possono mutare un po' i comportamente, ma il carattere resta quello che è. Il resto è una finzione che non può durare.

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    2. non avevo capito che parlavi di donne che pensano di cambiare gli uomini. eppoi radicalmente...?
      che senso ha? se sono stati scelti per quello che erano...non lo capisco.

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    3. Eppure si tratta di un fenomeno molto più diffuso di quanto si possa immaginare. E non parlo di quelle donne che vorrebbero che il loro fidanzato, compagno o marito tagli i capelli più corti o che vesta in maniera diversa, parlo di quelle donne che pensano di poter trasformare radicalmente il carattere e l'indole del loro uomo per trasformarlo in qualcuno che non è e che non sarà mai.

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    4. so che è un fenomeno diffuso. ma temo che il problema sia nella scelta :-) blimund.a

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    5. Hai ragione. Ma scegliere male non è poi tanto difficile!

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  3. Se per redenzione intendi il rendersi conto di avere vissuto una vita sbagliata e il tentare di cambiare, redimendosi, ti do ragione, perché anche se sarebbe cosa saggia mutare sistema quando quello abituale si è rivelato fallace, nessuno è mai troppo sincero quando "dice" di redimersi e di iniziare una nuova strada. Sarà che sono pessimista sulla veridicità della buone e buonissime intenzioni, o che magari vedo sempre la fregatura nascosta dietro l'angolo e diffido della pecora ancor più del lupo, ma "certe redenzioni non mi convincono".

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    1. Come ho scritto a blimund.a, mi riferisco a quelle redenzioni che alcune persone vorrebbero realizzare promettendo a se stessi, ma più spesso agli altri, di diventare qualcosa che non sono.

      Capita spesso (forse in questo sei più esperto di me) che le donne si mettano in testa di cambiare i loro uomini. Impresa davvero sciocca, a mio avviso. Ed è di questo tipo di mutazioni (forzate e fasulle) che parlo nel post.

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    2. Scusa, avevo frainteso. Purtroppo sono molte, troppe, quasi tutte, le donne che si mettono in testa di cambiare il proprio uomo a immagine e somiglianza dell'uomo immaginario che hanno in mente.
      Non è un'impresa solamente sciocca, ma cattiva. Se non ti piaceva così com'era perché te lo sei sposato? E che te ne fai di un pupazzo che fa si e no con la testa ad ogni tuo ordine.
      Ma perché pochissimi uomini cercano di cambiare le loro donne? Per arroganza? Rimani pure come sei, tanto ti fagocito lo stesso. Oppure per menefreghismo, nel senso che nemmeno si accorgono degli umori della loro donna?
      Tu che ne dici? Qui hai certamente più esperienza tu di me.

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    3. Ho conosciuto uomini che tentavano di trasformare la loro donna a loro piacimento. E' che ai "maschi" basta solo che la loro compagna sia belloccia, che indossi quello che piace a loro e che, possibilmente, non rompa più di tanto.
      Non vanno molto oltre nella volontà di mutamenti altrui.
      Le donne sono più sottili e infide. Cercano di plagiare e manipolare, di trasformare e annichilire. Ed a volte ci riescono anche.

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    4. Perfetta disamina. Concordo.
      Però non tutti i maschietti si contentino se la compagna sia solo "belloccia": bella, bona e compiacente, si diceva dalle mie parti una volta. Adesso forse sono diventati di bocca più buona...:D

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    5. ... oppure c'è più libertà di costumi (di costumi) o più probabilmente meno importanza dei valori.

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    6. Anche questa ipotesi è plausibile. Se mia moglie si fosse comportata con me come mia nipote(16 anni) si comporta con il suo ragazzo, credo che sarei scappato a gambe levate...allora, ma che sarei stato felicissimo di averla incontrata... adesso. Sono completamente cambiati i valori; quelli cui un tempo si dava importanza oggi non esistono più.

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  4. È strano. Siamo quello che siamo e non qualcos'altro, eppure sappiamo mentirci. Per non parlare di come, volere un cambiamento inneschi delle reazioni nucleari sotto la pelle. Certo non si cambia a parole, né si può cambiare qualcuno a forza di ripetere un ordine, ma ho assistito a mutamenti impensabili e a tristissime stasi. Ad ognuno le sue scelte, è questo il bello!

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    1. Siamo come siamo. C'è poco da fare. Si possono mutare i comportamenti, le abitudini, le passioni ma la nostra natura (quella fatta di geni e istinto) resta quello che è.

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    2. del resto "il lupo perde il pelo..."

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    3. non volevo certo "sminuire" ma sottolineare ;)

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    4. anch'io! il sorriso è un grande dono e per fortuna anche contagioso

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  5. Ho avuto una relazione di alcuni mesi fa tanti anni fa con una donna di questo genere che voleva mutare molte cose del mio carattere e dei miei interessi. In parte fu anche per soddisfare certe pretese che le arrivavano dalla sua famiglia che abitava in Sicilia.

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    1. Se la sua famiglia siciliana riusciva ad avere tale influenza su di lei, voleva dire che, probabilmente, questa ragazza tanto autonoma non era.
      Mi sembra ovvio che sia durata solo pochi mesi.

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  6. Infatti. Non chiamiamo miracoli cambiamenti che non cambiano una virgola, semmai nascondono per un po'. Raramente, direi quasi mai, concedo seconde possibilità a chi ha tradito in modo meschino la prima.

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    1. In certi casi le seconde possibilità non esistono.
      C'è poco da fare o da dire, caro Matteo!

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  7. E mio nonno diceva sempre che chi nasce tondo non muore quadrato. Chi vuole trasformare una persona a sua immagine e somiglianza, se ne trovi pure un'altra. Magari se ritenta, sarà più fortunata.

    PS
    Euridice, da oggi sono ufficialmente un abruzzese adottato. Stamattina ho trasferito la mia residenza qui. Non ti nascondo che un po' di nostalgia e un sottile strato di tristezza c'è. Napoli non è una città che si dimentica per chi ci è nato e cresciuto, ma purtroppo per me è più una croce che delizia. Ora mi sento come ha scritto il maestro De Luca: un Nàpolide. Devo stringere i denti e resistere. Sono abbastanza sconfortato e mi sento spoglio. Senza niente e senza nessuno. Ti abbraccio forte.

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    1. Infatti il titolo del post deriva proprio da quel detto. Penso sia noto a tutti!

      Sei un mio conterraneo dunque. Benvenuto Veil. So che non sarà facile sentirsi a casa in una città e in una terra che non conosci. Non abbatterti, sono sicura che tra qualche mese sarai felice della tua scelta. Concediti un po' di tempo e di pazienza. Ti abbraccio.

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  8. Sapete che vi dico? Voglio restare quello che sono. Con i miei guasti. Sono stanco del senso di colpa in sottofondo, di pensare che c’è sempre qualcosa di sbagliato in me, qualcosa che dovrei fare e non faccio, qualche treno che ho perso, qualcosa d’importante che non ho ancora risolto. Questo sono, va bene? Sono fatto così, e non posso farci niente. Nessuno può farci niente con se stesso, e questo è quanto. Io non mi piaccio, ma non voglio cambiare, okay?
    Lasciatemi in pace.


    Diego De Silva, mia suocera beve

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