5 febbraio 2012

Accecata e vinta dall'esplosione dell'Incurabile (*)

La sostanza si disfa. E non ho altra scelta che osservarmi (in)sofferente a cancellare un altro pezzo di quello che qualcuno mi ha riservato senza ritegno. Non somiglio a niente e niente mi somiglia. Proferisco banalità per il gusto aspro di sentirmi chiunque. Essere compresi è uno sforzo che riluce ed acceca per questo non c'è quasi nessuno che sia disposto a farsi denudare dalla vastità di ciò che sente. Ho conosciuto un cavaliere pavido, un tempo. Cavalcava un sorriso stonato ed indossava mani bellissime. Non aveva la sua età e si illudeva di vivere felice in una casa piena di silenzi cuneiformi. Decise di perdersi ed io non feci nulla per liberarmi dalla sua scelta. 

(*) E. Cioran

[foto by MarinaFoto]

14 commenti:

  1. Tutto si può curare... dicono! :) un bacione S_O

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  2. Siccome in genere mi viene bene ... Facciamo che ho capito male?
    Ti Abbraccio ... (wu)

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    1. Ti viene bene capire male?
      O ti viene male capire bene?
      Sai che non ti ho capito!

      Sorrido e mi prendo l'abbraccio.

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  3. Un'amica blogger me lo ha fatto conoscere... è un autore dolorosamente affascinante!

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    1. La tua amica blogger è molto saggia.
      Va letto con estrema cautela, però. Mi raccomando.

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  4. non stai parlando di Cioran?

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    1. Ah ecco. Non riuscivo a capire a chi o cosa ti riferissi.
      Sì: va preso a giuste dosi.

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  5. Eh... hai ragione, ma io ho una masochistica predisposizioni per gli autori deleteri!

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