Amo e un po' m'inquieta il silenzio traverso che s'irradia alla fine. Un altro libro letto: si compie e si chiude un microscopico mondo che ho attraversato per giorni. Riallineo le corde di ciò che ho visto ed udito, rilancio nella mente i volti composti di parole ma immaginati di carne, occhi e calore. Quel silenzio dopo l'ultima pagina raccoglie la bruma delle albe in cui non so dormire, i generosi oboli di chi ha creato per ricrearsi ogni volta in storie vermiglie e sintetiche. Come gli istanti perfetti di una pace senza tempesta. Mi arrendo al suo moto segreto, lo contemplo e ne esco ogni volta felice e disfatta.
[foto by WonderMilkyGirl]
quanto hai ragione! (io poi scrivo data, luogo e ora)
RispondiEliminaIo, a volte, li scrivo prima.
RispondiEliminaMa capita di rado. Però se il libro è un regalo, scrivo sempre chi, quando e perché. Manie!
ma era jodorowsky?
RispondiElimina(se sì spetta domani per i paralleli, grazie!)
No, non esattamente.
RispondiEliminaQuel libro è stato un incubo. Ma credo di non essere stata in grado di leggerlo. Colpa mia, intendo.
uhmmm non me lo ricordo il titolo:(
RispondiEliminama s enon ti è piaciuto allora credo anche per me risulterà odioso anche se jodorowsky lo adoro!
Proverò comunque a scriverci su 100 parole, ma non saranno buone.
RispondiEliminameglio!
RispondiEliminalo sai che sono una tipa che non le manda a dire!
ho ammazzato murakami che c'è voluto del bello e del meglio per fare pace, anche jodorowsky ha da soffrì;)
sei stata capace, come sempre, di raccogliere in poche parole cosa si prova dopo aver letto un libro. anche le emozioni. brava.
RispondiEliminaLa fortuna di poter (saper? voler?) vivere tante, tantissime vite (perché l'eternità è nelle pieghe di un presente da non vivere come vacui bovini...)
RispondiEliminaGrazie, Scrittori! Grazie, Lettori!
@ teti: eh lo so che tipetta sei...
RispondiEliminaProverò a dirti cosa ho provato nel leggere quel libro.
@ Luigi: non è che sei imparentato con Veil tu?!
RispondiElimina@ Zio: da avida lettrice sono io che ringrazio voi scrittori.
RispondiEliminale trovo prima, ogni tanto segnate nel libro, qua e la, le ultime pagine. La stessa cosa che provi te, però disseminata. E allora mi fermo, come fosse una fine. Mi tocca star la ogni volta e aspettare. Devo rimuginarci su quel silenzio che dici. Vivo degli sgomenti. Se c'è una cosa che non mi interessa, sono le fini dei libri. Come ogni fine d'altronde. Il mio di adesso è di murakami, quel kafka ecc. Spesso, dopo la fine di un libro devo aspettare. Mi lascia un loop in testa che devo lasciar girare. Ricomporre, andare a rileggere delle parti, riguardare cose che ho sottilineato. Ogni cosa la riannodo a me. Ho un bel daffare.
RispondiEliminaBel post
io nei libri scrivo sempre la data di acquisto o del regalo e la persona.....quasi che riesca con il ricordare la data a riandare al periodo in cui l'ho acquistato che non necessariamente coincide con quello in cui l'ho letto:))
RispondiElimina@ simurgh: "Kafka sulla spiaggia". E' tra i miei desiderata. Vorrei leggerlo, prima o poi. E' che la mia lista desideri si sta allungando a dismisura ed io ho solo un paio d'occhi, pure un po' troppo miopi!
RispondiElimina@ mpt: le date le scrivo raramente, solo se sono legate ad un luogo o a una persona.
RispondiEliminaMeravigliose, le tue parole.
RispondiEliminaprima e dopo...eh!
RispondiEliminaIo adoro perdermi nei libri che leggo, immaginare i luoghi e i personaggi di cui parla, respirarne i profumi e lasciarmi accarezzare e schiaffeggiare dalle parole.
RispondiEliminaI libri che adoro sono quelli che mi catapultano dentro la loro storia, come la vivessi in prima persona.
Come se io stessa fossi protagonista.
Leggere è proprio così, Euri. Non lo ritengo solo una distrazione e un divertimento (in senso letterale e non). È proprio vita vissuta, anche se ad livello di noi che ci sembra altrove, astratto. Ma un libro ci cambia concretamente. Ci riempie e svuota. Un abbraccio!
RispondiElimina@ Fiore: grazie!
RispondiElimina@ Ubi: prima e dopo cosa?
RispondiElimina@ Amore: di solito, se un libro mi piace e mi coinvolge profondamente, giro dei film pazzeschi immaginando tutto nei minimi dettagli. E il libro diventa quasi una sceneggiatura.
RispondiElimina@ Pab: leggere è crescere, immaginare, inquietarsi, cambiare, capire, confondersi, apprezzare, incontrare... proprio come la vita!
RispondiEliminaQuando termino la lettura di un libro che mi ha appassionato resto sì soddisfatto, per la conoscenza e la straordinaria esperienza acquisita, ma,subito dopo, sento la solitudine lasciata da qualcosa che mi ha accompagnato per mano in un viaggio meraviglioso. La lettura è qualcosa che coinvolge tantissimo la sfera dei nostri sensi e sentimenti.
RispondiEliminaVerissimo Veil. E' proprio la sensazione di cui parlo nel post. La proviamo tutti, a quanto pare.
RispondiElimina“Mi arrendo al suo moto segreto, lo contemplo e ne esco ogni volta felice e disfatta.”
RispondiEliminaA me capita dopo aver trombato, Euri.
Il difficile viene dopo, per è impilare le donne una sull’altra come fai tu coi libri, ma riesco lostesso a capire appieno cosa provi, credimi.
basilico
Beh... forse la sensazione di sfinimento e di soddisfazione è la stessa.
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