10 agosto 2011

A nord di ciò che penso

In quella regione separata in cui risiede una strana stanchezza, si annida un diverbio col mio essere per forza. In sostanza, ogni tanto, vorrei non dover esistere. Dissociarmi da me e non pensare. Sparire in trasparenza, non vedere per non essere vista. Forse è solo prossimo il momento del black out stagionale, quello in cui spegnerò computer e telefono e sarò solo io a cercare chi mi va di cercare. Andrò a nord stavolta, più a nord di me stessa. Troverò una faccia amica e non mi guarderò neppure allo specchio. Devo prendermi una pausa anche da me e dalle mie solite (s)manie. E amen.

[foto by is-blind]


13 commenti:

  1. Buon viaggio allora. E buon ritorno

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  2. Ecco, sei sempre la solita. Vieni al nord proprio mentre io vado verso sud.

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  3. @ edo: grazie! Ma prima di partire (manca ancora qualche giorno) passerò a salutare, ci mancherebbe!

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  4. @ je_est: vado molto più a nord di te. E forse tu vai molto più a sud di me.
    Raccomandazione: non facciamo che ti ustioni di nuovo però!

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  5. E così sali al nord...spero che tu possa trovare bel tempo...dicono che domenica è brutto.

    and

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  6. @ and: sì vengo su al nord. Verso nord-est però.
    Partirò tra 4 o 5 giorni, quindi spero di evitare temporali, un po' d'aria fresca, però, mi andrebbe bene...
    Ci pensi tu?

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  7. @ Fiore: viaggiare e vedere cose nuove è sempre fruttuoso. Ne trarrò temi per nuovi post. Preparati!

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  8. il viaggio per me è sempre un evento positivo, poi credo che tu con la tua sensibilità riesca a cogliere il bello dappertutto e in tutte le situazioni, anch ese ti auguro di scovare pposti stupendi e vivere situazioni molto stimolanti in tutti i sensi.......ciao!!!

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  9. Hai ragione mpt: viaggiare, soprattutto per piacere e con la persona che ami (come nel mio caso), è di certo un evento positivo e stimolante.
    Vedremo cosa mi ispirerà il tutto quando tornerò.
    Ciao!

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  10. "In quella regione separata in cui risiede una strana stanchezza, si annida un diverbio col mio essere per forza:vorrei, pgni tanto, non dover esistere,dissociarmi da me,sparire in trasparenza."
    Non ho riscritto le tue parole, le ho solo lette così, come le ho viste,dentro di me.Perchè la sensazione della via obbligatoria, la conosco bene e se voglio allontanarmene, penso al sud,come ad un morbido,recondito nascondiglio recintato: perchè il nord, in quei casi,non favorisce il riposo.
    Complimenti per la tua scrittura e per il tuo blog che mi ha molto incuriosita (senza fatine, angioletti e violini e risacche amorose).
    buon viaggio per ovunque e in ogni tempo

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  11. @ Anonimo: anzi, dovrei scrivere Anonima.
    Io al sud non ci ho pensato, ma solo perché quest'anno per trovare riposo e distrazione andrò al nord.
    Grazie per i complimenti e per il bellissimo augurio.

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  12. “In sostanza, ogni tanto, vorrei non dover esistere.”
    Purtroppo (o per fortuna) tocca portare avanti ciò che altri hanno iniziato per noi in un momento di istintiva continuazione della specie e, diciamocelo, di sesso sfrenato anni settanta (li avete avuti anche nella Marsica, gli anni settanta, vero?).
    Capisco il desiderio di dissociazione, Euri’: non deve essere facile, vivere con te stessa 24 ore su 24. Però, credimi, per te non basta una vacanza, ci vorrebbe un esorcismo!:-)
    Basilico

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