27 luglio 2011

Adorabile Agota

L'amico Lorenzo me lo scrive a bruciapelo: "Euri, è morta Agota Kristof". Un colpo. Sarà un silenzio in più. Uno di quei silenzi amarissimi da sopportare. Ho sempre desiderato saper scrivere come lei, almeno un po'. Vorrei essere capace di trovare la spietata purezza della sua sintesi. Agota della Trilogia, Agota l'Analfabeta, Agota dei racconti feroci e scarni, Agota l'ungherese fuggita in Svizzera che passa dai rumori di una fabbrica di orologi al teatro. Ne parleranno quel poco che serve a celebrarla. Per me muore una scrittrice unica, una delle migliori di sempre.

6 commenti:

  1. Nella lista dei miei desideri "libreschi" il suo nome è in cima.

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  2. ma guarda, ricordo ne avevi parlato più volte.
    mi spiace, immagino che ne sia colpita.
    beh, spero che il suo spirito ti infonda ispirazione, forse questo consola almeno in parte. ciao,

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  3. partono sempre i migliori, sembra ed è una frase fatta ma in questo caso è verissima......mi spiace assai.

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  4. La Trilogia è stata fulminante. Non credevo fosse possibile scrivere così. Profonda gratitudine a lei.

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  5. Mi è venuto così, non volevo essere sgraziato o insensibile. E' andata che alle tre stavo chiudendo internet per andare verso i miei impegni e proprio in quel momento ho visto che tu avevi lasciato un commento al mio post, e in quel preciso istante iniziava Fahrenheit con la Lipperini che dava la notizia. E' una gran perdita, lo so bene.

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  6. L’ho saputo anch’io così, da una telefonata.
    Carmelo Bene diceva che dopo Joyce era inutile scrivere ancora: sbagliava.
    Buonanotte esule, esile penna Analfabeta.
    Basilico

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