4 maggio 2011

Malati di Facebook

La chiamano mania. A me sembra, a tratti, patologia. Internet non è Facebook ma per tanti le due cose coincidono. Se poi qualcuno sceglie, come me, di non metterci piede deve sentirsi fuori regola. Che poi dei fatti altrui, minimi ed insignificanti, possano divenire degni di nota mi sembra un'offesa all'intelletto. Mucchi di sconosciuti che si passano per amici per il puro gusto di conteggiarsi a vicenda è un insulto che mi risparmio. Vuoti dentro altri vuoti, fatti per tamponare insicurezze e solitudini radicate molto più in fondo. Quel fondo che Facebook continua a leccarvi e a vendere al miglior offerente.

[foto by tuminka]

16 commenti:

  1. FB e via andare ogni altra community sono un fulgido ennesimo esempio di strumento di distruzione di masse cerebrali inconsapevoli di essere come buoi per il macello.
    oso una metafora esplicativa: se Hitler ne fosse stato dotato lo avrebbe fatto proprio quale inceneritore virtuale (e non per questo meno devastante).
    qui invece, mi pare si respiri un altra aria,comunque tranquilla, in caso di apocalisse il primo a saltare è il web quindi sopravviverà solo chi è capace di farne a meno:)

    RispondiElimina
  2. La tua metafora è molto forte ma rende l'idea.
    Ovviamente gli utenti FB non hanno la percezione di essere "usati". Pensano che sia tutto gratis... ma niente lo è. Lì sopra meno che mai.

    RispondiElimina
  3. Eh, tu ridi, Euridi’ ma so di uno che ha superato i quindicimila amici. Quindicimila, hai capito?!? Che se gli girano le palle, domani invade la Svizzera, mica cazzi!
    Comunque sappi che gli utenti di face book non lo confondono affatto con internet! …Lo sanno tutti che internet è una branca di face book!
    Basilico

    RispondiElimina
  4. Euridice salve.Scusami dell'assenza,sono stato a Roma e ti ho pensato.Sì,l'ho fatto nel momento in cui mi sono trovato a Campo Dè Fiori e ho visto la statua di Giordano Bruno! Ti ho pensato anche quando,nei lati del milite ignoto,ho visto un grande manifesto pubblicitario della mostra di Tamara De Lempicka...ho fotografato anche una locandina. Roma è la città delle città, il centro del mondo...sono rimasto a bocca aperta per la sua bellezza.C'è storia in ogni angolo di strada.Il prossimo mese ci ritorno e vado anche a vedere la mostra della pittrice polacca.Ho percorso km&km a piedi, da piazza del popolo fino al circo massimo, addentrandomi anche per le stradine secondarie e piu' nascoste.Scusami della divagazione,ma davvero t'ho pensato,sul serio.Un grandissimo abbraccio.

    RispondiElimina
  5. @ Basilico: quindicimila? Apperò! E quanta roba sono quindicimila amici? E i nomi te li ricordi tutti o te li scrivi su un foglio... su mille fogli?

    Infatti Internet sta diventando la provincia di Facebook. A me questa cosa intristisce tantissimo...

    RispondiElimina
  6. @ Veil: sono felice che tu mi abbia pensato. D'altro canto parlo spesso di Roma ultimamente perché ci vado altrettanto spesso. E vedo proprio i luoghi che hai visto anche tu, anche se uso dei mezzi di tanto in tanto.
    Adoro Giordano Bruno. L'ho visto anche sabato!

    Tamara De Lempicka è straordinaria. Spero che tu possa andare a vedere la mostra quanto prima, così mi dirai cosa ne pensi.

    Io sono andata al Palazzo delle Esposizioni. C'è una mostra intitolata "100 capolavori dallo Städel Museum di Francoforte. Impressionismo, Espressionismo, Avanguardia" (http://www.palazzoesposizioni.it/Mediacenter/FE/CategoriaMedia.aspx?idc=470&explicit=SI).

    Molto interessante anche se la Lempicka mi ha colpito di più.

    RispondiElimina
  7. Euridice,anche io sabato sera ero a campo de' fiori col mio ragazzo e delle nostre amiche irlandesi...che bello se ci fossimo visti.Ma non mi è sembrato di vedere una bella donna con la folta chioma riccia.Ci ritornero',è una città che mi ha stregato.Grazie per il tuo prezioso consiglio...io ci ritorno a giugno,tanto la mostra di Tamara termina il 10 di luglio.Ti voglio bene.

    RispondiElimina
  8. Non dimentichiamo il motivo che ci ha spinti a migrare... però io continuo a pensare che non è il mezzo fb sbagliato, ma il suo utilizzo esasperato e sconsiderato. Magari si è felici di avere 15.000 amici virtuali ma nessuno con cui andare a bersi un caffè al bar.
    un saluto

    RispondiElimina
  9. @ Veil: e ci credo che non mi hai vista: hai cercato una bella donna!
    Comunque ero lì di passaggio e non sono rimasta fino a sera.
    Fai il bravo.

    RispondiElimina
  10. @ antopo: appunto, FB è stato il motivo per cui siamo approdati qui. Una scelta che non mi rimprovero affatto, tra l'altro.
    Come sempre è l'uso assurdo che se ne fa a inquietarmi.

    RispondiElimina
  11. Riguardo al tuo post,dopo aver divagato per l'entusiasmo di Roma, devo dirti che io ci sono su face book,ma credimi Euridice,lo utilizzo nel miglior modo possibile. Faccio parte di un gruppo in cui postiamo opere d'arte e ne raccontiamo il significato;faccio parte di un gruppo di appassionati di libri dove è nata una bella amicizia.Hanno stampato anche il mio post su un libro che raccoglieva tutti i componimenti dei partecipanti. Un paio di volte all'anno si riuniscono a Bologna in un salone e si scambiano libri e letture. Poi faccio parte di forum tramite i quali pubblico aforismi e citazioni di scrittori ed intellettuali...ma non vado oltre e non mi sono mai ammalato fino ad ora.Anzi,ti diro' che ero molto piu' dipendente da Libero e dal mio blog.

    RispondiElimina
  12. Guarda, Veil, che non devi giustificarti ai miei occhi. Lo so che ci può essere "dipendenza" anche per piattaforme o network che non sono FB. Credo che basti usare tutto con una certa misura e con intelligenza.
    Quello che mi impressiona è che tantissime persone, da sempre digiune di Internet, siano quasi uscite di testa per FB e non vedono null'altro.

    RispondiElimina
  13. Uff sai in quanti mi dicono "ti ho cercata su FB" e io rispondo, ecco perchè ho un cellulare, lo butterò via.Easy

    RispondiElimina
  14. Anche a me dicono che dovrei trovarmi su FB. Quando spiego che non ho nessuna intenzione di entrarci, mi propongono di fondare un gruppo che sia dedicato a me che non voglio entrarci. Paradossi!

    RispondiElimina
  15. Ho l'impressione che tu abbia la puzza sotto al naso, é un modo per prendere le distanze, da cosa non lo sai neanche tu, oppure pensi di conoscerlo e sbagli. Che tu non comprenda la realtà dei social network, pur bazzicando certi luoghi come questo, é evidente. Ma ciò ti soddisfa, sei chiusa nel tuo credo basato sul poco, quel po' che pensi di sapere e che ti fai bastare per formare il tuo (pre)giudizio. Ti senti parte di un elite, qui ci sei tu (e sei diversa!), il resto del mondo é lì fuori su Facebook. E' riduttivo. Che poi ci siano persone che facciano un uso sciocco di Facebook non vi é dubbio, ma allora la tua opinione dovrebbe essere circoscritta a questi aspetti.

    RispondiElimina
  16. La tua impressione è solo un'impressione, per cui lascia il tempo che trova.
    Lavoro per una sorta di social network da 11 anni per cui credo di conoscere piuttosto bene la materia. E dico che mi fanno un po' pena coloro che trasformano la loro esistenza in un profilo FB e rovesciano in quel micro-cosmo ogni inezia della propria vita, immaginandola rilevante.
    Non faccio parte di nessuna élite. Sono qui (per quel poco che ci sono) e non sono speciale. Forse diversa da tanti altri, tutto qui.
    La mia opinione è la mia opinione, nessuno deve permettersi di dirmi quello che "dovrebbe essere".

    RispondiElimina