20 maggio 2011

L'algebra delle rughe

Sorrido allo specchio. Per caso. Noto piccole pieghe che fanno corona come ali di filo. Sono cornice ai miei occhi d'ombretto grigio e rimmel. Provo a contarle, per sfizio o sfida ad un'età che non sono sicura di sentire per intero. E' algebra che non voglio nascondere, sono le mie microscopiche odissee, i segmenti di sconcerto o furia che hanno attecchito sul mio volto come radici d'arbusto. Le sfioro appena, le disperdo per una frazione di secondo. Il calcolo si interrompe, il sorriso no. Diventa un po' più generoso e me lo concedo perché sto solo diventando ciò che sarò.

[foto by kuru93]

12 commenti:

  1. Chissà fra qualche anno se la penserò ancora così...ma qualche ruga non mi dispiace, se ci saranno...magari li intorno alla bocca...vuol dire che almeno avrò sorriso molto... ;)
    Molto belle tue parole..profonde...
    A presto , Artemisia

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  2. Scrivi maledettamente bene!
    Non so perchè ma le tue parole ne hanno fatte affiorare altre nella mia memoria, erano di una canzone che scrissi per un'amica.
    Gocce di rugiada come perle
    si posarono piano
    sopra l'arida pelle
    lentamente il tempo le raccolse
    le infilò ad una ad una
    con parole più sciolte.

    Grazie mia_euridice

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  3. @ Artemisia: Se '84 è il tuo anno di nascita, vuol dire che per veder comparire le prime rughe dovrai attendere ancora un po'. Io sono più vecchia!
    Grazie.

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  4. @ ruhevoll: grazie a te ruhevoll. Tra te e Veil non so chi esageri di più...

    Non sapevo che scrivessi canzoni!

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  5. Anch'io sorridevo alle rughe, prima di scontrarmi con segni d'invecchiamento ben più preoccupanti. Lì ho cominciato a sghignazzare.

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  6. Presto anche io mi accorgerò degli altri segni. E forse smetterò di sorridere...

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  7. Non so se vale la stessa cosa per te, ma guardandomi allo specchio oggi, mi accorgo di essere molto più interessante ora di quanto non fossi a a vent'anni.

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  8. Un confronto del genere non mi era venuto in mente. Non so se oggi sia più interessante di quando avevo vent'anni. Io mi sento più interessante, ma forse sono di parte!

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  9. sorrido, perchè la prima ruga visibile mi è spuntata a 18 anni.

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  10. 18 anni...
    Io forse ne avevo già tre o quattro. Si sa, noi donne invecchiamo prima. E spesso anche peggio di voi ometti!

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  11. Ricordo strani discorsi rassegnati sul tempo che passa e che toglie possibilità… ma non ricordo bene chi fosse l’interlocutore :-)
    La percezione delle cose è inevitabilmente figlia delle circostanze, Euridice mia.
    ...Vòi n'esempio?
    Metti che 'r ballottaggio a Milano 'o vince 'r brigatista e quello de Napoli, 'r maggistrato (che poi è 'a stessa cosa, no), io già me sento 'na percezione come de culo rotto. E che fai tu, se te senti quarcosa ar culo? So sicuro che reaggisci comme me: Zompi!!!

    Pecaz
    (oh, co' l'anagramma abbreviato me paro un rivoluzionario messicano. E' fichissimo! Ridateme 'na canna che me arruolo co' Pancho Villa)

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  12. Il tempo che passa toglie sempre possibilità. Forse è per questo che occorre essere attenti a non lasciarsi sfuggire quelle importanti.

    Infatti secondo me, Pecazzone caro, mi sa che tra qualche giorno dovrai elaborare un nuovo piano di "zompaggio".

    Mi sa che Pancho Villa non sarebbe tanto d'accordo. E poi non hai proprio l'aria del rivoluzionario. Al massimo sembri un reazionario, ma quella è un'altra storia.

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