28 aprile 2011

La storia della rapa e del sangue

Inutile parlare alla persona sbagliata. Non c'è alcun vantaggio. Questione di discordanze o di fluido che non trapassa. Ognuno, sia chiaro, è la persona sbagliata per qualcun altro, ma inciamparci di continuo mi mette di pessimo umore. Avverto sempre la sterile vacuità di una battaglia senza esiti, quella che preferisco non iniziare nemmeno. Pretendere di rintracciare un senso nell'ottusità ostinata di chi ragiona riciclando sciocchezze è una fatica che mi risparmio continuamente. Non mi illudo, d'altro canto: gli stupidi non possono guarire.

[foto dal web]

16 commenti:

  1. bah!
    ma sempre sintonizzate siamo?
    lo scrivevo testè, ti avessi letto prima avrei fatto copia e incolla:(
    l'unica differenza è che io ci sono arrivata da più vecchia di te!
    si vede che sono una idealista!
    (ps. ulludo?)

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  2. Sintonizzate? Perché no?
    Lo sai che le persone che si "frequentano" finiscono per somigliarsi?
    Sorrido...
    Non mi sorprende affatto.
    Io ci sono arrivata molto tempo fa. Ma faccio sempre una gran fatica a ricordarmelo.

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  3. vero infatti io miagolo e la mia gatta brontola:))

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  4. Mi hai fatto venire in mente che il vantaggio di essere intelligenti è che si può sempre fare i cretini, mentre il contrario è assolutamente impossibile.

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  5. Vero. Questa è una delle cose che anche se s'impara, si dimentica. Per questo ho deciso di rinunciare ad essere più stupida e più ignorante, perché c'è troppa competizione :) xxx

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  6. @ ruhevoll: il principio di cui parli è noto da tempo. Anzi, credo che sia un aforisma piuttosto famoso.

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  7. @ Frau: ah, capisco... pura questione di comodità!
    Scaltra la ragazza.

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  8. E' una vita che m'intestardisco a cavar sangue dalle rape, o persino dalle pietre... A volte sembra che tutti siano persone sbagliate, a volte viene semplicemente voglia di fingersi muti, e non pensarci più... :D

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  9. Io ho smesso di provarci. Dalle rape e dalle pietre non esce sangue.
    Muti? Certo. E anche sordi.

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  10. me lo chiedo anche io a volte, ma spesso mi viene fatto notare che sono io la stupida in cui gli altri inciampano, non viceversa.

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  11. Sono sicura che anche tu incontri delle rape da cui non si trae nemmeno una stilla di sangue.

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  12. Ho a che fare solo con persone sbagliate. Inizio a pensare che lo sia io...

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  13. Sì ma tu sei squilibrato, per te è facile dirlo!

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  14. Mia nonna diceva due cose, in proposito, Euridice. Lo faceva coi suoi detti popolari. La prima gioca a tuo sfavore. Tradotta recita più o meno così: “Quando la puzza e troppa, forse ti sei cagato addosso”. Cosa che in soldoni vuol dire che quando uno ti sembra stronzo, può essere che abbia ragione tu; quando dieci ti sembrano stronzi, può essere che abbia ragione tu; quando cento, ti sembrano stronzi, può essere che abbia ragione tu. Ma quando tutti ti sembrano stronzi, forse è il caso di rivedere le cose. (Detto per inciso: in genere ero io il destinatario di quella morale).
    Il secondo detto, invece, ti dà ragione. Lei soleva spesso dire che “bruttezza e stupidità non si curano”e se tu hai una particolare propensione ad incontrarne della seconda specie, rassegnati, ché tanto non c’è verso
    Basilico

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  15. Tua nonna mi è sempre piaciuta tantissimo. Ma te l'avevo già detto.
    Per fortuna questa riflessione non vale per tutti, altrimenti mi sarei già rinchiusa in clausura e non sarei più uscita.

    Bruttezza? Oggi però esiste la chirurgia estetica. Anche se non cura la bruttezza dell'anima. Quella (che è sorella della stupidità) non si cura con nulla.

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