19 aprile 2011

Indietro tutta

Su quei manifesti, in fin dei conti, c'è scritto, bianco su rosso, proprio quello che mister B. va blaterando da anni. Né più, né meno. Ora, però, tutti si scoprono dotati di un'etica che non ammette sbavature e che non tollera certe blasfemie. Vogliono un passo indietro. E non dal reale inventore di quelle idiozie, il vero ed autentico deus ex machina a cui dobbiamo sequele di follie ed assurdità, ma da quel fessacchiotto che, forse, sperava persino di ottenere qualche lode. Tra i due non c'è differenza. Ma il ripiegamento si pretende solo dal più debole.

[foto by Janscop]

6 commenti:

  1. Ne ho sentito parlare,ma non ho capito ancora cosa c'era scritto su quei manifesti. In questo periodo lavoro così tanto che si sento sottovuoto, lontano da tutto e tutti.

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  2. Lavorare non è un delitto. Però se apri un qualsiasi sito di informazione (di quotidiani, per esempio) troverai ciò che serve.

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  3. Questa è una delle cose per le quali sto cercando casa su Urano. xxx

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  4. Appena la trovi fammelo sapere. Mi trasferisco anche io!

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  5. L'eccesso di "zelo" (in qualunque cosa) è meritorio solo quando il giudice e l'imputato sono la stessa persona, Euridice, per tutti gli altri è sempre un'aggravante.
    Che facciamo, istituiamo un comitato pro lecchini?
    P.S. Lo so cosa pensi, ma l'assonanza non era voluta.
    Lo vedi che sei maliziosa! :-)
    Basilico

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  6. Lassini, si chiama Lassini, non Lecchini!

    Sorrido...

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