9 marzo 2011

Il cigno nero - Darren Aronofsky

Il bianco e il nero. Il bene e il male. L'amore e l'odio. La perfezione e la perdizione. Duplicità che irradia paura ed euforia. Ed esiste perché esiste il suo opposto. La coscienza che gioca con se stessa fino ad ingannarsi. Un film radioso e crudele, di ossessioni che si tramutano in eccessi, in un modo o in un altro. Menzogne in cui la mente si rifugia per non scoperchiarsi all'orrore, alibi che l'anima costruisce per non farsi annientare dalla sua stessa potenza. Costruzione incantevole di un incubo, che è poi quello che ci spaventa di più perché potrebbe somigliarci.

4 commenti:

  1. Bellissimo post,bellissime parole dedicate ad un film che promette bene.Tutti dicono che è da vedere.C'è poi la magia della danza classica che dà quel tocco insolito ad una storia moderna. Vorrei vederlo.
    PS Euridice,grazie per la correzione.Non devi scusarti,io voglio che tu mi corregga solo che non te lo chiedo esplicitamente per non darti fastidio.Grazie, correggerò subito.

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  2. E' un bel film, Veil.

    Sono felice che tu non te la sia presa per le correzioni. Un abbraccio.

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  3. Film che sono curioso anche io di vedere prima o poi. l'hai visto Requiem for a dream, sempre dello stesso autore?

    and

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  4. Ciao and!
    A me è piaciuto molto. Anzi mi ha spiazzata e mi è piaciuto per questo.

    No, non ho visto Requiem for a dream. Però ho visto Pi grego - Il teorema del delirio, un film noto a pochi ma molto, molto interessante. Sempre di Aronofsky, ovviamente.

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