25 febbraio 2011

Volevo fare l'eremita

Le idee migliori mi vengono sempre al mattino. Appena sveglia. O poco prima di svegliarmi. Insomma, in quella regione spazio-tempo-letto che non so dirvi. Come il titolo di questo post. Ché poi è vero. L'eremita sarebbe stata professione perfetta per me. Ma dove sono gli eremi contemporanei? Anfratti, caverne o tuguri. I santi visionari li hanno scavati o ricercati tra monti e calanchi. Io sono troppo pigra. Quindi l'eremo me lo sono costruito in testa e mi ci infilo seguendo lo scintillante principio della mia inconsumabile misandria.

[foto by Orzz]

28 commenti:

  1. un buon inizio mentalizzarsi sull'eremitaggio.
    dicono che sia possibile realizzare quella condizione ovunque, ma chi lo diceva ha vissuto alcune centinaia di anni fa quando ancora non esisteva il caos cittadino.

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  2. Bellissima immagine quella dell'eremo in testa, ma in fondo, se ci pensiamo bene, non è altro che un sacrosanto e valido io che non si lascia inquinare dall'immondizia sparsa ovunque. Avercelo protegge molto di più che starsene isolati su un picco tibetano.

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  3. fare gli eremiti, anche in città, è molto più facile di quanto uno pensi.

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  4. @ teti: probabilmente quel qualcuno ha ragione a prescindere. Parlo per me, ovviamente.

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  5. @ ruhevoll: non so se gli altri abbiano un eremo in testa. Io l'ho costruito per potermi difendere dal resto del mondo quando non ne posso più. E in questa fase temo di dovermi rifugiare in quell'eremo. Mi fa star bene.

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  6. @ carolina: non vivo in città ma penso che non sia difficile avere un eremo tutto per sé.

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  7. Secondo la tua prospettiva anche io sono eremita :)
    C'è che è sempre bello leggerti!

    Ciao Euridice...sono principessa (da Libero), riemersa dai meandri di chissadove!

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  8. Principessa?!
    Ma che bella sorpresa!!!
    E' un secolo che non ti fai leggere. Sono felice che sia venuta a trovarmi anche qui, in questa mia nuova casa. Ti piace?

    Credo che anche tu sia un'eremita. Certo.

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  9. Io no. Infastidita dall'umanità ma troppo sociale per isolarsi del tutto.

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  10. Si Principessa in carne ed ossa (per modo di dire) :)!

    Non ero pronta a lanciarmi ancora tra gli umani, seppure virtuali...è ancora molto difficile riuscire davvero a recuperare un vero sorriso dal pozzo del dolore, ma di nuovo c'è che ho voglia di provarci.
    Non avevo dubbi che tu mi considerassi eremita. Siamo gli eroi dei mondi sommersi, di quelli che nessuno vuole vedere. La follia è saper costruire nostre casette di marzapane in mezzo a cumuli di cemento.

    ps. ho riaperto il blog...mi piace che gironzoli nella mia nuova casetta! La tua è deliziosa, esattamente come sulla precedente piattaforma! Il punto è che tu sei tu, su qualunque sito ;)

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  11. * correggo: mi piacerebbe gironzolassi, volevo scrivere!. Perdonami, anche io detesto simili brutture!

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  12. @ espe: perché non sei sufficientemente misantropa. Come je, per dire!

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  13. @ principessa: ho ritrovato il tuo blog. Ora è tra quelli che tengo d'occhio... e non è necessariamente una minaccia. O sì?
    Fai tu!

    Bentornata.

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  14. Eh, purtroppo il ruolo è già occupato.

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  15. Lo so. Ma nel "Misantropo" ci sei anche tu.

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  16. Vero. Tant'è che mi sarei visto bene del ruolo del protagonista.

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  17. Ma cos'è la misandria? Un'avversione ai maschi? Che brutta malattia, non sapevo ne soffrissi.

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  18. Sì, je. In genere, come sai, non ho una gran stima del genere umano. Ma devo ammettere che i rappresentanti del sesso maschile dimostrano di essere peggiori di quanto potessi immaginare. Non tutti, ma molti.

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  19. Bentrovata :) Ho visto che c'è anche Princi, allora ci siamo proprio tutti :)

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  20. Ciao Paolo... sì, è tornata anche la Pri. E ne sono davvero felice. Ci siamo un po' tutti.
    E come diceva Alice: "Com'è piccolo il mondo!"

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  21. La consapevolezza sull'attuale entropia suggerirebbe almeno altrettante dosi di misoginia. Tanto vale sostituirle con delle modiche e generiche dosi di misantropia mirata. (wu)

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  22. Sorrido. E anche tu, essendo un uomo, hai ragione. Non mi sento di dissentire. Un sorriso...

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  23. Non è l’eremo, il luogo dell’eremita, ma l’eremita stesso. E il deserto intorno è il posto più popoloso che esista; pieno dei suoi desideri, delle sue paure, dei suoi fallimenti.
    Basilico

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  24. Vuoi dire che nessun eremita è eremita davvero?

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  25. Voglio dire che lo siamo tutti. Siamo singolarità in ordine sparso, Euridice mia.
    Basilico

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  26. Non ne sono così sicura. C'è chi si camuffa bene.

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