13 gennaio 2011

Rossalba


Guscio del giorno che s'apre, di nuovo, sulla pellicola di una mattina gelida di gennaio. Rovisto nella quiete delle mie palpebre assorte. C'è il tepore buono delle coperte e un frammento di sogno già deposto. Vorrei serbare questo silenzio d'alba rossa per intenerire le spine e gli assilli delle ore che verranno. Non ci sono fruscii d'insetto né ali da ripiegare. L'inverno immobilizza l'aria e la fa di cristallo. Non oso dire né respirare. Abbasso lo sguardo: non potrò mai capire del tutto tanta bellezza.

[foto by mia_euridice]

6 commenti:

  1. Non c'è nulla da capire in tanta bellezza. E tu sei bravissima!!

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  2. Davanti a questa indicibile meraviglia mi viene sempre una voglia anarchica d'abbraccio[le tue parole sono belle assai. Come sempre]

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  3. Divini versi,divina fotografia. La nostra ostrica ha prodotto un'altra perla!

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  4. Ostrica?
    Mi sento più cozza, ad essere sincera.... sorrido.

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  5. Ci sono cose che passano per altre vie che non la “comprensione”, e che toccano solo chi si lascia toccare, Euridice.
    …Ma non credo ci sia bisogno te lo dica io.
    Basilico

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