19 gennaio 2011

Inventati qualcosa

Sì, qualcosa m'invento. Ormai è la regola. Sono quella che sa scrivere e che, per lavoro o per diletto, sa giocolare con le parole e gli spazi che ne derivano. Procedere per commissione mi intristisce un bel po' ma dire qualcosa per non dire niente è un'arte che ho saputo affinare. Funziona anche così là fuori, davanti ad occhi che non sanno leggere niente perché affamati solo di melma e pattume. Fa volume e contenuto quello che invento, perché qualcosa dovrò pur inventarmi. Anche stavolta, per l'ennesima volta.

[foto by Yollanda]

13 commenti:

  1. ti sei inventata che mi hai tolto le parole di bocca evitandomi il dispiacere di dirle. purtroppo chi tace a volte viene preso "male", ma onestamente credo invece che tacere, non aver più niente da dire, sia una forma di dignitoso rispetto della propria e altrui intelligenza.
    è tempo che i fatti si commentano da soli, ripetere le stesse manfrine a chi le sente incessantemente e da troppo tempo martellare nella sua testa non ha senso.
    bisognerebbe parlare, ammesso che serva a qualcosa, a chi ritiene che vada bene così, che sia giusto quello che accade, che se si votasse domani voterebbe come la volta precedente.
    l'impero è già caduto, al re piace stare nudo, semmai vorremmo immaginarlo vestito piuttosto che nudo, e le parole che servono adesso sono quelle che nn abbiamo sentito e potuto dire da anni.
    è solo quesitone di ore, forse di giorni. this is the end.

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  2. Allora potresti buttarti in politica, o fare l'editorialista per qualche giornale famoso: pensa quante opportunità creano, certe doti..:-)

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  3. @ teti: in verità hai dato un'interpretazione molto soggettiva e particolare del mio post. Ovviamente va bene così. E' sempre molto interessante vedere come gli altri leggano ciò che scrivo.

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  4. @ Diossina: la seconda che hai detto. Faccio qualcosa del genere per lavoro. Per questo ho affinato certe doti, anche se a volte non mi riesce affatto facile.

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  5. Euridice,che lavoro fai?Scrivi per qualcuno?Mi prendo questa sorta di invito,mi invento qualcosa pure io anche se non sarà mai lo stesso.Pero' sai,leggendoti potrei imparare.Un abbraccio

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  6. scusa :(
    mi sono fatta prendere dall'argomento del giorno, nonostante faccia di tutto per evitarlo :(

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  7. anche io lo faccio per lavoro...dove lo fai? (maior@hotmail.it)

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  8. @ Veil: sì, scrivo per lavoro. Prova: inventa qualcosa anche tu. Non si sa mai...

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  9. @ Teti: ma figurati! Hai tutta la mia comprensione e il mio appoggio.

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  10. Be’, tra “là fuori” e “qua dentro” la differenza c’è, in effetti. Ché un conto è inventare senza avere nulla da dire e altra cosa è inventare senza avere nessuno che ascolti.
    Poi, però, c’è anche un altro inventare: quello per chi non capisce ed è lì muto e immobile in attesa di un lampo che schiarisca l’orizzonte. Forse è per quelli, che si “dovrebbe” inventare, chissà.
    Basilico

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  11. A volte ho la precisa senzazione di inventare senza dire nulla per rivolgermi a gente che nemmeno ascolta. Insomma: il tripudio dell'inutilità. Sai... puro volume!

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  12. Beh, in effetti qualche volta funziona, qualche volta meno. Dipende anche dall'utenza, dal target a cui ci si rivolge: chi passa e legge svogliatamente, oppure se stessi, oppure il narciso che alberga in ognuno, e spesso a sbafo. Propongo il target alterno, contro l'inquinamento da inutili propositi. ;)
    Va bè. Sorry

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