On / Off. Un interruttore minuscolo. Magari posizionato alla base della cervice. O sotto un'unghia. Un piccolo pulsante che interrompa l'alimentazione, che spezzi il circuito e lo riduca ad una condizione di stand-by. Andrebbe bene. Almeno per un po'. Almeno per il tempo utile a spegnere il cervello. Click. Buio totale. Perché non pensare è esattamente come pensare. E pensare di non pensare innesca un cortocircuito che langue come un labirinto da Overlook Hotel. Sono quasi stanca, adesso.
(*) Jack Kerouac
[foto by siamesesam]
Pensare e' bello, forse e' l'unica cosa che ci distingue dagli altri esseri viventi. che cosa ti perseguita ?
RispondiEliminanon pensare è non esistere! Pensare è più che esistere!
RispondiElimina@ Halmv: credo che anche altri esseri viventi pensino. Forse seguendo strade diverse dalle nostre, ma pensano.
RispondiEliminaDemòni.
@ Diario: allora devo esistere un bel po'...
RispondiEliminaAnche quando si dorme si pensa,diversamente,ma si pensa ugualmente.Pensare a questa attività incessante di pensiero,stressa e stanca.Quanti neuroni sprecati da piccoli tormenti ed irrequietezze generali.Pensare o non pensare...questo è il dilemma.
RispondiEliminaPS Euridice,tempo fa,su Anobii,ti chiesi se hai mai letto Marcel Proust e se lo consiglieresti.Vorrei leggere "alla ricerca del tempo perduto",lo trovo interessante,ma prima di spendere 45 euro per un cofanetto di 7 libri,vorrei un parere dalla versione femminile di Piero Dorfles,cioè tu,grande lettrice.Abbraccio.
Saper "non pensare" è una capacità che non tutti hanno; o forse non è neanche una capacita, è un "dono" di natura.
RispondiEliminaChi riesce a spegnere quell'interruttore è perché la natura glielo ha piazzato al centro del cervello, Euridice. Chi non ce l'ha e costretto a tenere il cervello acceso sempre. E guai a pensare di non pensare: non dormi mica più!
Poi c'è il popolo della terza ipotesi, quello che non ha bisogno di interruttori perché non ha pensieri da spegnere, ma questa è un'altra storia: sarà per un'altra volta.
Per ora buon riposo (spero).
Basilico
@ Veil: siamo condannati a pensare in continuazione. Me ne sono accorta! Un sacco di energia mentale buttata via, hai ragione. Ma funzioniamo così...
RispondiEliminaNo, Veil. Non ho ancora avuto il coraggio di affrontare la "Recherche". E' uno di quei libri che non mi sento ancora all'altezza di leggere. Una mia enorme mancanza, ma non credo di essere pronta. Tra qualche tempo, forse.
@ basilico: se non pensare è un dono, mi piacerebbe averlo. O, quanto meno, imparare a capire come funziona!
RispondiEliminaDove diavolo sta il tuo interuttorino....ah eccolo qua sulla punta del tuo nasino....Click. Ho spento io. Riposa serena, dolce Euri. Tranquilla: ho messo il risponditore automatico. Non ti perderai niente al risveglio.... :)) Un abbraccio. (Vander)
RispondiEliminaChe fine ha fatto elbirah?
RispondiEliminaPenso spesso ad un interruttore che mi spenga per un po', ma ho il timore di riavviarmi in modalità provvisoria. Dovrei formattarmi e cambiare sistema operativo. Nuove installazioni, nuovi programmi.
RispondiElimina@ vander: grazie! so che posso contare su di te... ma non vado via, tranquillo.
RispondiElimina@ anonimo: io non so che fine abbia fatto. Tu ne sai nulla? Sono mesi che non si fa viva!
RispondiElimina@ Squilibrato: saggia decisione. A me non sembri affatto squilibrato, anzi.
RispondiEliminaIo quando non ho voglia di scrivere non lo faccio. Fai lo stesso anche tu.
RispondiEliminaNon parlavo di scrivere. Nella vita faccio (o devo fare) anche altro.
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